Carolyn e Frances: “Venezia base business per easyJet”

E’ facile pensare Venezia come a una destinazione turistica. Che il duo femminile alla cloche di easyJet, ovvero il corteggiatissimo ceo Carolyn McCall (leggi: Tutti a caccia di Carolyn McCall) e il direttore per l’Italia del vettore, Frances Ouseley, certamente non nascondono, ma a cui aggiungono l’importanza di questo scalo per il tessuto economico del Nord Est, una porta d’entrata per una catchment area industrialmente importante. (leggi l’articolo di presentazione del nuovo scalo cliccando qui). Non per nulla è stata organizzata una serata alla Casa dei Tre Oci  proprio insieme alle aziende della zona, con la partecipazione del Presidente Piccola Industria Confindustria Alberto Baban, e del presidente di Confindustria di Venezia, Matteo Zoppas, che sottolinea l’importanza delle infrastrutture per l’economia della Regione: “speriamo arrivi anche la tav in aeroporto, visto il grande piano di investimenti per lo scalo” (segue sotto).

IL FILM DELL’EVENTO

Proprio a Confindustria è stata dedicata un’offerta per chi vola easyJet fino al 30 aprile, ovvero fast track e lounge gratuite per i soci confindustriali. “Una opportunità per risparmiare. Dove arriviamo noi infatti le aziende risparmiano in voli almeno il 38%” ricorda Ouseley che punta al 40% di traffico d’affari su questa base, con McCall su un più conservativo 25%, contro il 20% sul Network in generale: “Certamente Regno Unito, Svizzera, Francia e Germania sono per noi mercati molto importanti per il business travel, ma lo è anche l’Italia, soprattutto su alcune rotte, che originano la mattina presto dalle nostre basi”. Che, ricordiamo, sono Malpensa, dove sono basati ben 21 A319, Napoli, con 3 aeromobili, e Venezia, appunto, con quattro. Un rimescolamento dovuto anche e soprattutto alla chiusura della base di Roma, dove comunque easyjet continuerà ad operare alcuni voli: “ma costi e servizi non adeguati ci hanno fatto preferire altri scali dove lavoriamo molto bene”. E dove easyjet vuole cercare di abbassare ulteriormente il tempo di turnaround dei sui aerei, ora a 35 minuti, “30 a Malpensa” sottolinea Ouseley che, quest’anno punta a trasportare 17 milioni di passeggeri in Italia, tra cui 2,2 milioni sul Marco Polo.

 

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