investimenti alberghieri in Europa

Dublino e Milano al top per gli investimenti alberghieri in Europa

Dublino, Milano e Madrid sono le tre città sul podio per gli investimenti alberghieri in Europa, secondo la top ten stilata da Savills, la società fornitrice globale di servizi immobiliari quotinvestimenti alberghieri in Europa secondo Savillsata alla Borsa di Londra. Savills ha una rete internazionale di oltre 700 uffici e affiliati nelle Americhe, nel Regno Unito, in Europa continentale, nella regione Asia-Pacifico, in Africa e in Medio Oriente.

“La nostra analisi evidenzia che in Europa vi sono ancora tante città che possono offrire ottime prospettive. Ad esempio
Dublino, che capeggia la Top Ten da noi compilata, è stata una delle migliori città europee in termini di RevPAR (revenue per available room, ndr)” commenta Tim Stoyle, head of hotels valuation di Savills, che sottolinea come lo studio si sia basato sulle capacità di preservare e aumentare il capitale investito, oltre che sul numero di pernottamenti, nonché sulla crescita del Pil e sulla discesa della disoccupazione della località dove si trova la struttura.

“In tutta Europa stiamo vedendo una crescita di interesse degli investitori sia per le entrate che per la crescita dei capitali investiti dagli hotel. Dublino ad esempio ha visto una grande crescita degli investimenti istituzionali, mentre mercati come quello milanese e come quello madrileño sono guidati soprattutto da investimenti privati e dei proprietari delle strutture” commenta Rob Stapleton, director in the hotels team presso Savills.

Completano la top ten Londra, malgrado la Brexit, Barcellona, Amsterdam, Budapest, Roma, Parigi e Berlino, con Italia e Spagna gli unici paesi ad avere due città nelle primi dieci.

Milano tra le top ten per gli investimenti alberghieri in Europa ma mancano gli spazi

Pur raggiungendo un ottimo secondo posto nella classifica degli investimenti alberghieri in Europa, Milano sconta una difficoltà di trovare nuovi spazi e una forte  difficoltà di programmare una totale riconversione di palazzi per uffici, o residenziali, in hotel di lusso, e una crescita di RevPar (revenue per available room), secondo la società di servizi alle imprese Pwc, di solo l’1,9%, piazzando la città solo al 13° posto.

 

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