Focus sulla card

Per delineare le dimensioni del mercato delle carte di credito in Italia, Giancarlo Gallo – responsabile marketing prodotti aziendali e co-branded di CartaSi – parte dai dati di Bankitalia: «Il numero di carte attive nel nostro paese nel 2002 era pari a 11,6 milioni, di cui solo 816mila aziendali. Il numero di operazioni effettuate con queste carte – e quindi il loro utilizzo – cresce sempre di più (erano oltre 48 milioni nel 2002, con un incremento vicino al 13% rispetto all’anno precedente), per un importo complessivo di circa 5,5 miliardi di euro di spesa. La ripartizione geografica mostra una assoluta concentrazione delle carte aziendali nel nord-ovest (57%). E se era prevedibile, data la struttura del tessuto economico italiano, una maggiore diffusione nel nord Italia, risulta però molto più basso delle aspettative sia il dato relativo al nord-est (15%) sia quello relativo al centro (13%). Per quanto riguarda le categorie merceologiche, oltre il 41,4% dell’importo speso è relativo a Travel & Entertainment e il 16,9%noleggi auto e carburante. Complessivamente, dunque, quasi il 60% è legato alle spese di viaggio».

Gallo ha quindi rivolto la sua attenzione alle carte dirette alla clientela corporate: «Secondo una recente ricerca della facoltà di Economia dell’Università di Roma – ha affermato – le grandi e medie aziende in Italia sono rappresentate da 15 grandi gruppi industriali, da un centinaio di società di rilievo nazionale con più di 500 dipendenti e da circa 6900 imprese con un numero di addetti compreso tra 100 e 500. Ebbene, tale target è tuttora scarsamente penetrato dalle carte di credito. Infatti, secondo le nostre stime, il totale di spesa in T & E generato da queste aziende è pari a circa 5 miliardi di euro, equivalente a un mercato di circa 800mila/1 milione di carte contro le 300mila oggi in circolazione. Esiste quindi un potenziale compreso tra le 500 e le 700mila nuove emissioni».

Ma quali sono i vantaggi offerti alle aziende dalla carta di credito? «In primo luogo – ha spiegato Gallo – la riduzione dei costi, grazie alla semplificazione dei processi di acquisto, pagamento e rendicontazione e alla diminuzione degli anticipi di cassa. Le spese effettuate nel mese, infatti, vengono pagate tutte insieme con valuta posticipata e rendicontate in un unico documento, con evidenti diminuzioni di tempi e costi rispetto ai processi tradizionali. In secondo luogo, la carta di credito permette in qualsiasi momento un totale controllo delle spese e del rispetto della policy aziendale grazie alla disponibilità di estratti conto online e di report dettagliati per titolare/centro di costo/tipologia di spesa. Strumenti, questi, particolarmente graditi ai responsabili delle aree Finanza o Controllo di gestione e che possono offrire un prezioso supporto anche in fase di budget. Inoltre facilita la gestione dei rimborsi spese da parte dell’Amministrazione, anche attraverso l’utilizzo di strumenti automatizzati. Senza dimenticare che offre la possibilità di accedere a nuove linee di credito ed è lo strumento di pagamento richiesto su internet. Per l’utente finale, invece, se il plus fondamentale è la larga spendibilità e la comodità di utilizzo in tutto il mondo – dove, ricordiamo, vi sono attualmente circa 24 milioni di esercizi convenzionati-, vi possono essere anche altre opportunità, come sconti, promozioni o programmi di fidelizzazione. E, qualora l’azienda adotti un tool per la gestione delle note spese, il dipendente è facilitato nella compilazione del rendiconto.

«Le carte corporate – ha continuato Gallo – si differenziano in funzione della modalità di addebito: su conto corrente aziendale (central billing) o su conto corrente personale (individual billing). Se la richiesta del mercato è indirizzata soprattutto verso quest’ultima tipologia, non sono rare le aziende che richiedono entrambe le soluzioni, riservando magari la prima al top management. Anche nel caso dell’individual billing, comunque, il titolare gode di alcuni vantaggi: la quota associativa, per esempio, è a carico dell’azienda e talvolta anche le spese di invio estratto conto, bollo, commissioni benzina. Inoltre il rimborso da parte dell’azienda avviene sempre prima dell’addebito della carta di credito e pertanto il dipendente si avvantaggia dei giorni di valuta».

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