Il bt ai tempi di Internet

Interpellando le principali online travel agency presenti in Italia, emerge chiaramente che i travel manager, costretti dalla crisi a ridurre le spese di viaggio, guardano con crescente interesse alle tariffe online, che spesso sono decisamente più convenienti di quelle negoziate. Ma che tipologia di servizi vengono prenotati in rete? E quali sono i siti più “cliccati” dalle imprese? Per scoprirlo abbiamo raccolto la testimonianza di quattro responsabili viaggi di multinazionali e grandi aziende italiane: Renato Piovani, travel manager di Ernst&Young; Bianca Pogna, responsabile dei Servizi Generali & Acquisti di Ipsen; Augusta Landoni, travel manager e responsabile dei Servizi Generali di Cinetic Sorting SpA; Rossana Rettore, travel &booking coordinator di Carraro Drive Tech.
Per cominciare, quali attività svolgono in rete i travel manager? I nostri intervistati dichiarano di utilizzare Internet per prenotare e acquistare i voli aerei (anche low cost), per effettuare il check-in e scegliere il posto a sedere prima della partenza, ma anche per attività di benchmarking delle tariffe alberghiere, per acquistare auto a noleggio o per conoscere le offerte relative ai viaggi in treno.
Il ricorso a Internet è aumentato a causa della recessione? Solo Renato Piovani sostiene di no, mentre su questo punto sono concordi Bianca Pogna e Augusta Landoni, che sottolinea: «Nel 2009 il nostro ricorso al web è aumentato notevolmente, di pari passo con l’incremento delle destinazioni proposte dai vettori low cost. Questo canale, oltretutto, ha il vantaggio di velocizzare le procedure, perché non prevede i tempi morti delle tradizionali agenzie di viaggio».
«Io ricorro a Internet per le valutazioni dei costi relativi alle trasferte, ma l’acquisto viene fatto tramite agenzia viaggi – puntualizza inoltre Rossana Rettore -: uno studio preventivo delle varie possibilità offerte dal mercato consente comunque di abbassare notevolmente le spese; a causa della recessione, infatti, accade spesso che vengano organizzate le riunioni con clienti o fornitori in funzione dei giorni in cui i voli costano meno e non viceversa come si faceva prima dell’avvento della crisi».
Ma le tariffe aeree presenti in rete sono davvero più basse rispetto a quelle offerte dalle agenzie? Gli intervistati rispondono affermativamente. «In genere, le tariffe che le compagnie di bandiera pubblicano in rete non sono più vantaggiose, perchécompaiono anche sui sistemi di prenotazione utilizzati dalle agenzie – puntualizza però Renato Piovani -. Per quanto riguarda i voli low cost, invece, la convenienza c’è».
E veniamo alle offerte degli albergatori. «Nell’ultimo anno, a causa della crisi, in rete si trovano tariffe alberghiere decisamente convenienti» afferma Piovani. «Le “web rates” sono effettivamente più vantaggiose – concorda Rossana Rettore -, ma la loro ricerca in Internet richiede molto tempo». Sulla stessa linea anche Pogna e Landoni.
Ma quali sono i siti che i travel manager intervistati consultano con più frequenza? Renato Piovani elenca Alitalia, British Airways, Air France, Avis Autonoleggio e Ferrovie dello Stato. Augusta Landoni, invece, afferma di consultare le home page dei principali low cost (easyJet, Germanwings), ma anche Avis Autonoleggio, Hertz, Accor. Rossana Rettore, invece, si rivolge a easyJet, Ryanair, Airberlin. Un accenno a parte merita Ipsen, che si avvale della collaborazione di una olta (online travel agency). «Su richiesta della nostra casa madre – spiega infatti Bianca Pogna –, da circa un anno ci rivolgiamo a Egencia, web agency specializzata nel business travel che fa parte del gruppo Expedia».

Pregi, ma anche qualche difetto
Concludendo, l’utilizzo più frequente di Internet ha cambiato in positivo il lavoro dei travel manager? «Il ricorso alla rete ha contribuito a velocizzare il mio lavoro, consentendomi di scegliere comodamente e in tempi rapidi voli e hotel – commenta Bianca Pogna -. A volte è necessario apportare delle modifiche ai voli e ciò comporta un notevole aumento dei costi per il rifacimento dei biglietti aerei. Ciò nonostante il risparmio, rispetto all’agenzia tradizionale, è significativo. Manca comunque il contatto umano».
«Certamente la possibilità di prenotare in rete mi ha consentito di ridurre significativamente i costi di biglietteria aerea – concorda Landoni -. A volte, però, la mancanza di un interlocutore può essere un problema, quindi per le prenotazioni più complesse (ad esempio, con destinazioni multiple) preferisco poter contare sul backup dell’agenzia. Con i vettori low cost, ad esempio, mi è capitato di dover effettuare una modifica urgente alla prenotazione, magari durante il weekend, e di non trovare un interlocutore disponibile. Risultato: il costo del volo, alla fine, è triplicato».

 

Testo di Alessandra Manzanares, Mission n. 8, novembre-dicembre 2009

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