Managing Every Mile, studio LSE per massimizzare il Roi nel Travel

La tecnologia per massimizzare il Roi nel travel in uno studio LSE

Sono cinque le fasi che LSE – London School of Economics nello studio Managing Every Mile, realizzato in collaborazione con Amadeus, ha individuato per massimizzare il Roi nel Travel, che noi di Mission abbiamo potuto visionare in esclusiva, e sul quale ci siamo confrontati con chi questo studio l’ha portato avanti, ovvero l’autore della ricerca Alexander Grous, professore della facoltà di Media and Communications presso la LSE, e la CCO Corporate Solution Sales and Marketing of Business Travel di Amadeus Arlene Coyle.

Studio LSE e Amadeus: la tecnologia per massimizzare il Roi nel Travel

Alexander Grous, LSE
Alexander Grous, LSE

Cinque fasi per massimizzare il Roi nel Travel che si basano sul massiccio utilizzo delle tecnologie, anche e soprattutto per integrare tutti i processi del viaggio, ma che devono tener ben presente il duty of care e la soddisfazione di chi viaggia, perché “il mondo sta cambiando così come le aziende, a partire dal lavoro e dalle modalità di assunzione, per arrivare a come si viaggia” commenta Grous, che prosegue:  “Se vogliono ottenere il massimo ritorno dai loro investimenti, le aziende devono avere una visione di insieme della gestione dei processi T&E (Travel & Expenses, ndr) . Lo scenario che è emerso dal nostro lavoro si fonda su cinque fasi chiave, tutte supportate dalla tecnologia: approvvigionamento strategico, acquisto, supporto al viaggiatore e duty of care,  gestione della spesa; analisi e feedback. Seguendo le best practice in ciascuna di queste fasi, le imprese si garantiranno una gestione ottimizzata della spesa T&E e massimizzeranno i rendimenti, aumentando al contempo l’efficacia operativa e la soddisfazione dei collaboratori”.

Lo studio si è basato su interviste a 26 grandi aziende durante sei mesi, situate in quattro mega regioni del mondo, andando a interpellare sia il top che il middle management, andando a scoprire anche tanti interessanti insight: “interessante notare le differenze culturali anche nella gestione del T&E nelle diverse aree del mondo, con comportamenti anche molto distanti per problematiche simili. Ma i management sono sempre più internazionali e, secondo me, nei prossimi 12-18 mesi i comportamenti tra le diverse aree andranno sempre di più a collimare”. Anche perché secondo le aziende interpellate in quel lasso di tempo (il 60% circa), e fino a tre anni, le loro società dovranno subire profondi stravolgimenti nei programmi T&E, soprattutto per quanto riguarda il “booking, le note spese, e la raccolta dati e la loro analisi” spiega Grous. Analisi, anche predittive, che sono uno dei punti fermi della riorganizzazione aziendale nel Travel & Expenses, insieme alla capacità di far rispettare la travel policy e a tracciare tutte le spese, “il 15-20% degli acquisti in viaggio appartengono a nessun processo e spesso non vengono neppure autorizzate. Perciò diventa importante anche creare un giusto flusso di informazioni per il viaggiatore anche durante il viaggio integrando appunto tutti i sistemi che se ne occupano. Naturalmente grazie all’IT” commenta Arlene Coyle, CCO Corporate Solution Sales and Marketing of Business Travel di Amadeus, pensiero rafforzato da Grous: “gli acquisti durante il viaggio sono in effetti un problema perché abbiamo constatato la scarsa diffusione delle carte aziendali in queste società, circa il 25% del totale dei viaggiatori le ha, una percentuale anche minore del mondo retail”. Da cui bisogna prendere spunto, perché proprio nel leisure travel guida l’esperienza è “guidata dalla tecnologia”, come ricorda Coyle, che sottolinea come in un “business travel [che sta vivendo una forte trasformazione dettata da grandi fattori sociali, tecnologici ed economici (…) sebbene non esista una soluzione valida per tutte le esigenze, questo studio rivela diverse opportunità per massimizzare il Roi nel Travel, in particolare grazie a un maggiore ricorso alle tecnologie. Inoltre, non limitandosi a guardare il solo costo effettivo del viaggio di lavoro ma guardando anche quello che vogliono i viaggiatori, come deve funzionare la procedura di prenotazione e i relativi effetti sulla produttività e il duty of care, le imprese saranno in grado di definire meglio i propri processi e offrire soluzioni migliori ai propri viaggiatori”.

Studio LSE e Amadeus per massimizzare il Roi nel Travel: il commento di Francesca Benati

“Dalla ricerca emerge una chiara indicazione per le aziende: i costi legati al business travel sono investimenti capaci di generare ritorni e non una mera voce di spesa e come tali devono essere considerati.  Introdurre best practice e avvalersi del supporto di soluzioni tecnologiche evolute, oltre a migliorare i processi ed accrescere il livello di soddisfazione dei dipendenti coinvolti, aiuta a definire con maggiore precisione il ritorno prodotto da questi investimenti e quindi permette una  più efficace allocazione delle risorse” ha commentato Francesca Benati, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Amadeus Italia.

Scarica l’intero studio Managing Every Mile (in italiano e in inglese) cliccando qui

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