Car Sharing e Ride Sharing per la mobilità del futuro

Car Sharing e Ride Sharing per la mobilità del futuro

Car Sharing e Ride Sharing sono i protagonisti della mobilità del futuro secondo i risultati di un nuovo studio di AlixPartners dal titolo “Mobilità condivisa – verso l’era del robotaxi” presentata da Giacomo Mori, Managing Director della società, nel corso della sessione primaverile di #ForumAutoMotive, evento sul mondo automotive promosso da Pierluigi Bonora, giornalista de Il Giornale e animatore del Forum FuoriGiri, nonché nostro “storico” ex-collaboratore.

Car Sharing e Ride Sharing per la mobilità del futuro al #ForumAutoMotive, dove gli italiani sono i più fidelizzati alla prima modalità di condivisione

In base agli ultimi dati disponibili, del 2016, gli utenti di car sharing in Europa sono 4,5 milioni, con Germania e Italia paesi leader in questo settore, di cui insieme rappresentano il 60% degli utenti totali, rispettivamente con il 40% e il 20% (sono 1,1 milioni da noi). L’Europa sembra confermare il trend che porterà a circa 8 milioni di tenti nel 2020 anche se con diffusioni diverse. Nel Regno Unito e in Francia infatti il ride sharing è più diffuso del car sharing mentre vale il contrario per Germania e Italia. Nel Belpaese alla domanda dello studio di AlixPartners su quando è stata l’ultima volta che che è stato utilizzato uno di questi mezzi di trasporto nelle aree metropolitane, il 76% del campione ha citato i mezzi pubblici (in Germania e Francia, rispettivamente, 85% e 83%), il 61% i taxi, il 35% (percentuale più alta tra i vari Paesi del campione) il car sharing e il 27% il ride sharing. Sempre in Italia il 61% degli utenti dichiara che, grazie alle opportunità offerte dal car sharing, sta evitando o rinviando l’acquisto di un veicolo. In Europa la media è leggermente più bassa, tra il 50% e il 60%. Costi, trasparenza dei prezzi e disponibilità sono le leve chiave per veder aumentare la diffusione di queste forme di mobilità, specialmente nelle aree metropolitane.

Car Sharing e Ride Sharing per la mobilità del futuro, ma in Usa il primo è in calo e si prevede un boom del secondo

L’analisi di AlixPartners mostra una fotografia della realtà americana in cui il mercato del car sharing è già maturo e in declino: dal 2013 al 2017 l’utilizzo dei servizi di car sharing nelle grandi città è diminuito del 20% e la curva di sviluppo di questa forma di mobilità è destinata a restare piatta anche nei prossimi 12 mesi, periodo nel quale ci si aspetta una crescita rilevante del ride sharing (più 18% rispetto ad oggi) con Uber e Lyft che fanno la parte del leone.
Positive anche le prospettive di crescita della mobilità condivisa anche in Cina, dove si prevede che sia le attività di car che quelle di ride sharing saranno protagoniste di una crescita di oltre il 40% nel prossimo anno. In Giappone, dove oggi treno e metropolitana costituiscono la modalità di trasporto dominante, car e ride sharing rappresentano un’opzione residuale di trasporto, destinata però a crescere del 30-40% nei prossimi 12 mesi.

Car Sharing e Ride Sharing per la mobilità del futuro. E le Case non stanno a guardare

I costruttori di auto stanno investendo in modo significativo nei nuovi servizi di mobilità ma non c’è ancora un unico modello di business che si sia dimostrato vincente. Si passa da Mercedes, attiva nel servizio di taxi e di car sharing, a Volkswagen che ha appena presentato al TechCrunch di Berlino il concept di ride pooling della startup Moia (leggi qui). Certo è che, come evidenziato da Pierluigi Bonora “Lo studio di AlixPartners, che ringrazio per essere ancora una volta al nostro fianco, lancia un messaggio chiaro: il modo di muoversi sta cambiando alla velocità della luce e gli operatori del settore sono sempre più chiamati a rivedere le loro strategie, magari messe a punto solo pochi anni fa, per adattarle alla nuova realtà”.

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