futuro della mobilità

Il futuro della mobilità è green, lo rivela uno studio di AutoScout24

Il futuro della mobilità? E’ green, anche se al momento di acquistare un veicolo i consumatori si fanno guidare dal fattore risparmio. Ecco quanto emerge dalla ricerca “Italia mobility 2030 – I nuovi orizzonti della mobilità. Elettrico, car sharing, guida autonoma: tante strade, un unico futuro”, realizzata da Nielsen per il marketplace automotive AutoScout24 (scopri di più). Lo studio ha preso in esame tre differenti campioni: mille consumatori, 100 rivenditori e 7 esperti del settore.

Futuro della mobilità, apertura verso le alimentazioni alternative

Quali alimentazioni caratterizzeranno il futuro della mobilità? E cosa guiderà i consumatori nell’acquisto?  Due i “sentimenti” principali: la coscienza green e l’attenzione al risparmio. Nello specifico, il 71% dei consumer tra 10-15 anni sceglierà un’auto ibrida (tendenza emergente anche a Milano, 75%, e Roma, 65%). Il 58%sceglierà un veicolo elettrico, il 41% il GPL, il 37% il metano e il 32% i veicoli a benzina.

Il diesel tiene perché fa risparmiare

Solo il 27% del campione si orienterà sul diesel (a Milano il dato crolla all’11%). Chi opta per questa alimentazione lo fa prevalentemente in un’ottica di risparmio (44%). Proprio il diesel, infatti, per gli esperti non morirà, così come i motori benzina. Sul mercato però ci saranno evoluzioni sempre più efficienti, e motori diesel più puliti e performanti, che resisteranno soprattutto per le auto grandi e potenti. L’elettrificazione è in arrivo ma, al momento, è un sogno per pochi. Le barriere da superare per gli utenti sono molte: costi troppo alti (60%), scarsa autonomia e mancanza di stazioni di rifornimento (56%). Un futuro con auto elettriche è comunque uno scenario auspicabile per la maggior parte degli intervistati. Solo il 38% però lo ritiene possibile nei prossimi 10-15 anni, percentuale che non supera il 56% se ci si spinge fino ai 25-30 anni.

Gli italiani prediligono l’auto di proprietà

Qual è il rapporto degli italiani con la mobilità della propria città? Secondo la ricerca solo il 24% dei nostri connazionali è soddisfatto. Ci sono, però, delle differenze: se a Roma ben il 41% dei cittadini è molto critico verso i mezzi pubblici, a Milano  gli scontenti sono a quota 11%. Forse a causa di questa insoddisfazione il mezzo preferito per gli spostamenti rimane l’auto di proprietà, indicata dal 60% del campione.  Solo l’8% opta per i mezzi pubblici, con l’eccezione di Milano dove il dato sale al 25%. Sempre nel capoluogo lombardo, gli intervistati manifestano una maggiore attenzione verso soluzioni a ridotto impatto ambientale (26%, contro il 16% nazionale e il 13% dei romani). Per questo Milano si pone come un incubatore delle tendenze che in futuro si diffonderanno nella Penisola.

Nuovi scenari metropolitani

Riguardo poi al futuro della mobilità nelle nostre metropoli, il 40% del campione immagina infrastrutture stradali modificate in favore degli spazi aperti e delle modalità di viaggio alternative. Solo il 33%, però, pensa che il problema del traffico diminuirà. Il 64% ha fiducia e prevede una mobilità, sia privata che pubblica, completamente connessa tramite wi-fi.

Quali sono le percorrenze reali delle auto elettriche? Leggi qui.

Scenario in evoluzione

“Coscienza green e lotta alle emissioni, trend di mobilità sostenibili e alimentazioni alternative, riqualificazione urbana, tecnologia e connettività. Ci troviamo in una fase di grandi trasformazioni che impatteranno sul nostro modo di pensare e di comportarci”. Questo il commento di Gioia Manetti, Vice President International di AutoScout24. “Un cambiamento culturale più che un semplice cambiamento di abitudini. Nei consumatori stanno crescendo attenzione e sensibilità per nuove forme di mobilità. C’è voglia di cambiamento, ma anche scetticismo che si scontra con limiti e barriere di un sistema non ancora pronto. Le nostre città si stanno evolvendo e trasformando, ci sono grandi investimenti in corso in infrastrutture e tecnologia. La strada è ancora lunga, ma analizzarla fin da adesso ci aiuta ad accorciare le distanze e a capire cosa ci aspetta e come intervenire”.

In attesa della guida autonoma

In tema di futuro della mobilità, lo studio si sofferma su uno scenario avveniristico: la guida autonoma. Questo tipo di guida  è considerato un traguardo lontano per gli esperti del settore. Questi ultimi ritengono fondamentale il supporto delle istituzioni soprattutto per la creazione di infrastrutture speciali, necessarie a garantire sicurezza. Allo stesso modo, i consumatori, nonostante riconoscano tra i benefici certamente un maggior relax nella guida e accessibilità (50%) e sicurezza (38%), riconducono grossi limiti nei costi elevati (58%), nelle difficoltà a stabilire le responsabilità in caso di incidente (45%) e nella mancanza di fiducia verso la tecnologia/intelligenza artificiale (44%). Il 91% si dichiara al corrente dei test di auto a guida autonoma. Solo il 42%, però, giudica positivamente questo tipo di mobilità.

Car sharing, un tema controverso

Lo studio si sofferma infine sul futuro del car sharing. Su questo tema le opinioni sono controverse. Secondo gli esperti, l’attuale sistema non è sostenibile finanziariamente. In futuro dovranno essere previsti necessariamente nuovi modelli di sviluppo, se se ne vorrà garantirne l’esistenza. Usato settimanalmente solo dal 3% dei consumatori, questo modello di mobilità probabilmente non costituirà mai un’alternativa all’acquisto dell’auto e rimarrà “frammentato”, trovando sempre più spazio nella micro-mobilità cittadina e abbracciando i concetti di sostenibilità e personalizzazione.

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