L’automotive ai vertici nei mercati. Exor primo gruppo in Italia

Negli Stati Uniti le società più capitalizzate provengono dal mondo digital e dalle nuove tecnologie, e sono sempre più globali. In Italia invece il “vecchio” settore primario, e l’automotive  in particolare, la fa da padrone. Grazie, anche e soprattutto, al fatto  di esser anch’esso diventato globalizzato.  Stiamo parlando di Exor, la holding della famiglia Agnelli, che supera Eni in testa tra i gruppi industriali italiani nella 50esima edizione della classifica delle “principali società italiane” redatto dall’ufficio studi di Mediobanca che ha analizzato ben  3.553 bilanci (vedi qui l’intero studio) e dopo 11 anni di incontrastato dominio della società del cane a sei zampe.

Il mondo Exor
Il mondo Exor

E questo malgrado circa la metà dei 122,2 miliardi di euro di ricavi del gruppo provenga da Chrysler (circa 62,5 miliardi) e solo il 7,5% abbia un origine in Italia. Al secondo posto scivola quindi Eni, con 109,9 miliardi di ricavi ma con utili sempre al top a quota 6,45 miliardi di euro cumulati nel biennio 2013-2014, contro i 2,5 di Exor, al terzo posto, preceduta anche da Enel che, per fatturato, si trova al terzo posto, a quota 74,3 miliardi di euro. Al quarto posto Gse, società pubblica di compravendita di energia elettrica (32 miliardi), e poi Telecom Italia (21 miliardi), Finmeccanica, Edison, Esso italiana ed Edizione. Saras, la società dei Moratti, chiude la ‘top ten’ davanti a Poste, Kuwait Petroleum, Ferrovie, Luxottica, Ge Italia holding, salita di 4 posti, ed a Esselunga.

Due le new entry nella Top 20 quest’anno, ovvero Isab e Parmalat, e due uscite, quelle di TotalErg e A2A. Otto delle prime venti società appartengono al settore energetico (petrolifero o energia elettrica), cinque alla gestione di infrastrutture o ai servizi (di telecomunicazioni, di ristorazione, postali, distributivi o di trasporto), e sette gruppi operanti nella manifattura (Fiat/Exor, Finmeccanica, Luxottica, Ge Italia, Prysmian, Pirelli e Parmalat).

Classifica Mediobanca
Classifica Mediobanca

Exor è anche la seconda azienda italiani per dipendenti (circa 80 mila quelli italiani), preceduta solo da Poste, con 144.635 addetti dipendenti, e seguita da e Ferrovie dello Stato (69.115 unità). Poste, undicesima in classifica, sarebbe quinta se venisse calcolata insieme alle sue società di assicurazione, Poste Vita, e alla parte bancaria.

Tra le società di automotive in classifica anche Volkswagen Italia, al 32esimo posto in classifica, con vendite nel 2014 per 3,7 miliardi. Parlando di automotive, e di società italiane, no si può sottolineare come la Ferrari, appena sbarcata sul mercato di Wall Street (leggi: Ferrari: partenza boost a Wall Street. Piazza affari prossima sfidaPer Ferrari suona la campanella a Wall Street) sia diventata, anche solo per un momento, la società con il titolo più caro al mondo. Il giorno della quotazione infatti, con il titolo schizzato anche a 60 dollari, la società aveva un valore per 35 volte gli utili stimati, superando Hermés, ferma a 34, e distanziando sideralmente gli altri brand della moda come Tod’s, Prada e Ferragamo. Ad oggi Ferrari rappresenta il 12% degli utili di Fca e il 3% del fatturato di gruppo.

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