Outsourcing mirato per “risparmiare” tempo e impiegarlo per pratiche ben più strategiche, questo è ciò che pensano i gestori di flotte italiani intervistati per l’ultima indagine del Corporate Vehicle Observatory, CVO di Arval Italia, realizzata in collaborazione con Gr Advisory.
Fleet manager più strategici con l’outsourcing
Tra benefici riconosciuti all’outsourging in ambito di Fleet Management secondo il CVO di Arval Italia, per il 60% dei fleet manager certamente la possibilità di dedicare maggior tempo alla gestione strategica della flotta, per il 50% un minore impegno operativo e amministrativo nella gestione del driver, per più del 34% un maggiore controllo dei KPI e la disponibilità di report dedicati e puntuali.
Un’azienda su tre ricorre all’outsourcing secondo il CVO di Arval Italia
Secondo l’analisi del Corporate Vehicle Observatory, sono il 31,1% le aziende italiane che ricorrono all’outsourcing, anche se circa il 70% di queste lo impiega in forma parziale solo su specifici processi, tra cui la consegna del veicolo al driver, ordine e fornitura delle carte carburante, configurazione e ordini dei veicoli, supporto elettronico alla fatturazione.
Del ricorso all’outsourcing si sono dette soddisfatte ben l’89% delle aziende interpellate, anche se solo l’11% lo giudica ad alto valore aggiunto. Tra coloro che invece non hanno ancora testato servizi di outsourcing, la maggior parte si dichiara interessata principalmente a un servizio che li supporti nel rapporto con i driver (gestione multe, consegna veicolo, invio documentazione, ecc.).
Soddisfazione che probabilmente deriva anche dal fatto che il 68,8% delle aziende intervistate si è rivolta a specialisti nel mercato delle flotte per questa tipologia di servizio, mentre poco più del 30% ha fatto ricorso a società di consulenza locali o internazionali. Tra gli obiettivi perseguiti, In primis l’ottimizzazione dei processi (97,6%) e la riduzione dei costi di gestione della flotta (67,1%).
I progetti di consulenza hanno una durata media da 1 a 6 mesi (circa il 56%) mentre il restante prosegue per oltre 6 mesi.
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