scandalo nell'industry automotive tedesca

Dopo il Dieselgate altro scandalo nell’industry automotive tedesca

La locomotiva tedesca ogni tanto sbanda (e chiedo scusa di questo immagine in questo periodo, soprattutto per i lettori nel milanese). Lo ha fatto nel mondo del Travel con il pilota suicida di Germanwings che non avrebbe dovuto esser alla cloche di nessun aereo, con il fallimento disastroso di Air Berlin o con i ritardi abissali nell’apertura del nuovo aeroporto di Berlino (leggi qui), nonché nel mondo automotive con, naturalmente, il Dieselgate (leggi qui), le accuse di cartello alle tre big tedesche, BMW, Mercedes e gruppo Volkswagen, che ora devono però affrontare un’accusa ancora più pesante, ovvero di aver permesso test sulle scimmie e sulle cavie umane per verificare la nocività dei gas di scarico.

Il nuovo scandalo nell’industry automotive tedesca coinvolge le tre big tedesche, che fondarono l’European Research Group on Environment and Health in the Transport Sector (Eugt)

Il nuovo scandalo dell’industry automotive tedesca risale al maggio 2015, storia pubblicata dal New York Times e resa nota dal quotidiano tedesco Bild, quando dieci esemplari di scimmie giavanesi sarebbero stati rinchiusi in una vetrina in un laboratorio di Albuquerque, in New Mexico, sistemati davanti ad una tv che proiettava cartoni animati sottoposti all’emissione di gas di scarico per circa quattro ore. Madal Sueddeutsche Zeitung e dallo Stuttgarter Zeitung  viene riportato che questi test furono fatte anche su cavie umane, “venticinque persone sono state sottoposte a controlli presso la clinica universitaria di Aquisgrana dopo che avevano respirato, per diverse ore e in diverse concentrazioni, dell’ossido d’azoto” si legge sui media tedeschi. Un test realizzato dalla Società di Ricerca europea per l’Ambiente e la Salute nei Trasporti (Eugt) fondata appunto dai tre colossi dell’auto. Che, però, smentiscono di esser stati a conoscenza di questi test. Hans Dieter Poetsch, presidente del Consiglio di sorveglianza del gruppo Volkswagen ha detto che “non sono in alcun modo accettabili. Prendo le distanze con tutte le forze da pratiche del genere e farò tutto il possibile perché vi sia un’indagine completa sulle procedure. E chi ha la responsabilità ne risponderà”.

Mercedes ha mandato un comunicato stampa dove riporta la cronostoria di questo fatto, ovvero che “in questi giorni, i media internazionali hanno riportato la notizia dell’utilizzo di persone e animali nell’ambito di una ricerca sulle emissioni dei motori Diesel condotta dall’Eugt (European Research Group on Environment and Health in the Transport Sector). L’Eugt è stato fondato nel 2007 da diverse aziende del settore automotive, con lo scopo di operare ricerche nell’ambito della tossicologia, l’allergologia, l’epidemiologia e la medicina dell’ambiente. Tutti i lavori di ricerca commissionati all’Eugt sono stati accompagnati e verificati da un comitato consultivo composto da scienziati di rinomate università e istituti di ricerca – dalla selezione alla presentazione dei risultati. Lo studio in oggetto è stato commissionato su raccomandazione del comitato consultivo per la ricerca Eugt.”

E per questa ragione
“Ci dissociamo espressamente dagli studi e dall’Eugt. Siamo sconvolti dalla natura e dalla portata degli studi e dalla loro attuazione. Condanniamo gli esperimenti nel modo più assoluto. L’approccio di Eugt contraddice i nostri valori ed i nostri principi etici”, e infine: “Anche se Daimler non ha avuto influenza sulla progettazione dello studio, abbiamo avviato un’indagine approfondita sulla questione”

Il nuovo scandalo nell’industry automotive tedesca indigna anche Angela Merkel

Sul nuovo scandalo nell‘industry automotive tedesca è intervenuta anche Angela Merkel che, attraverso il suo portavoce, Steffen Seibert, ha  sottolineato come “questi test sugli animali e perfino sulle persone non trovano alcuna giustificazione sul piano etico. L’indignazione di tante persone è assolutamente comprensibile. I consigli di amministrazione e chi ha commissionato i test dovranno rispondere alle difficili domande su quale fosse lo scopo dei test. Le industrie dell’auto avrebbero dovuto limitare le emissioni e non dimostrarne la presunta innocuità”. Durissime anche le parole del ministro tedesco per l’Ambiente, Barbara Hendricks: “Sono disgustata da quanto appreso sulle rivelazioni sui test sulle emissioni condotti su esseri umani e scimmie”.

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