Israele

Israele investe sul MICE

Israele punta ad affermarsi in Italia come destinazione per meeting, congressi e viaggi incentive, una mossa spinta dai dati che dimostrano il crescente gradimento da parte dei viaggiatori italiani. Nel 2018 Israele ha accolto oltre 4,1 milioni turisti internazionali (+14% rispetto al 2017) e 150.600 connazionali (+40%): l’Italia si è posizionata come primo paese per crescita a livello internazionale nel mese di dicembre 2018 e tra i primi sei considerando l’intero anno. Il trend positivo sembra destinato a continuare anche nel 2019: nel solo mese di gennaio i visitatori provenienti dall’Italia sono stati 11.700, con un incremento del 31% rispetto a gennaio 2018, e dell’83% rispetto al medesimo mese del 2017.

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Avital Kotzer Adari, direttrice dell’ente del turismo di Israele

Israele investe sul MICE e mette sul piatto gli incentivi

Israele è uno dei pochi paesi che offre incentivi fiscali Iva esclusa per le conferenze internazionali (l’incentivo fiscale si applica sia sulle spese quali affitto location, hotel e catering sia sui ricavi) e mette a disposizione degli organizzatori un fondo di garanzia in caso di cancellazione di una conferenza internazionale a causa di eventi geopolitici.

Ma Israele è anche di più.

È una destinazione dinamica ed efficiente, innovativa e moderna con un occhio di riguardo alle tradizioni e che ha le strutture adatte per ospitare eventi di grandi e piccole dimensioni ma anche viaggi incentive o eventi di grande respiro internazionale come l’Eurovision Song Contest del prossimo maggio”, afferma Avital Kotzer Adari, direttrice dell’Ufficio nazionale israeliano del turismo basato a Milano. “Una destinazione che appassiona e coinvolge come Israele è lo sfondo perfetto per eventi, team building, convention e meeting di lavoro”.

Gerusalemme: 50mila euro di sovvenzioni per gli organizzatori

I poli Mice di Israele sono due: Gerusalemme e Tel Aviv.

Mix iconico di modernità e storia, Gerusalemme accoglie annualmente circa 150mila delegati in oltre 500 conferenze e, fra questi, 60mila delegati internazionali in oltre 300 conferenze internazionali. A renderla una Mice destination è un insieme di fattori.

Per prima cosa, la sensibilità delle istituzioni. Attraverso la Jerusalem Development Authority Gerusalemme mette infatti a disposizione una sovvenzione fino a 50mila euro per chi organizza eventi, incentivo che si somma ai servizi del Jerusalem Conventions & Visitors Bureau: supporto nella ricerca degli hotel e delle location ideali, site inspection, assistenza in fase di negoziazione, intermediazione nei rapporti governativi, pubblicità e promozione dell’evento sulle piattaforme marketing del bureau.

Un altro punto di forza di Gerusalemme è la presenza di accademie di eccellenza e ricerca scientifica d’avanguardia, di laboratori di ricerca di fama mondiale al Medical Center dell’Università di Hadassah e di oltre 1.000 startup che la rendono leader nel campo dell’innovazione. A questo plus si aggiungono, chiaramente, le location, prima su tutte ICC Jerusalem – International Convention Center capace di ospitare sino a 10mila persone e con una superficie espositiva di 12mila metri quadrati.

Tra gli eventi recentemente organizzati ci sono il Our Crowd’s-Global Startup 2018 Funding Summit, al quale sono intervenuti più di 10mila tra delegati e investitori provenienti da tutto il mondo, e la 42esima conferenza della Federation of European Biochemical Societies, di 5 giorni con oltre 1.600 partecipanti.

Tel Aviv: il centro congressi si amplia

Tel Aviv è la città che non dorme mai.

Il centro più dinamico del Paese che nel corso degli ultimi anni ha guadagnato popolarità internazionale in termini di polo d’arte, innovazione e multiculturalismo. Sede delle principali istituzioni culturali, guidate da una amministrazione comunale che le ha fatto guadagnare il titolo di “World’s Smartest City“. Epicentro della scena high tech in Israele e una delle principali destinazioni Lgbt al mondo.

Tutti questi aspetti la rendono candidata perfetta per ospitare eventi, anche grazie alla consulenza del Tel Aviv Convention Bureau.

Proprio con il supporto del bureau, il Tel Aviv Convention Center (45mila  metri quadrati di spazi per convention divisi in otto padiglioni) sta sviluppando sempre più facility tra le quali cui un business hotel e un complesso di ristoranti la cui apertura è prevista nel 2025.

I nuovi hotel

L’aumento degli arrivi richiede nuove strutture. È per questo che annualmente il Ministero del turismo investe circa 48 milioni di euro per lo sviluppo, l’espansione, la conversione e la ristrutturazione di strutture ricettive in tutto il Paese. E l’investimento paga.

Tra le nuove aperture più recenti a Tel Aviv ci sono il Lighthouse Hotel The Drisco, parte di The Leading Hotels of the World.

Il primo, situato a un isolato dalla spiaggia, comprende 102 camere con vista sulla città e sul mare, una Spa, un centro congressi, un rooftop garden e uno Skybar da cui ammirare lo skyline. Entro l’estate 2020 saranno inaugurate anche le due piscine all’aperto. The Drisco si trova nel cuore nell’eclettico quartiere di American Colony in un antico edificio completamente ristrutturato a pochi passi dalle spiagge, dal mercato delle pulci di Jaffa, dal Carmel market e dalla città vecchia. L’albergo è ideale per eventi di piccole/medie dimensioni: dispone infatti che di 42 tra camere e suite e sale meeting da 20 a 80 posti.

La destinazione mediorientale brilla anche per un approccio innovativo alla mobilità, fattore non secondario nella logistica legata al settore Mice, come vi abbiamo scritto in questo articolo con l’evidenza di diverse startup che sviluppano progetti.

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