Più tutele per i viaggiatori

Visto attraverso la lente del comparto assicurativo, il mercato dei viaggi d’affari sta subendo un fenomeno alquanto anomalo: da una parte, la crisi economica non favorisce l’incremento dei viaggi d’affari, motivo per cui si potrebbe parlare di uno scenario all’insegna della contrazione; dall’altra, invece, ormai nessuno viaggia senza un’assicurazione che copra almeno il rimborso delle spese mediche. Per questo, questo comparto sta registrando una crescita considerevole se paragonato ad altri settori assicurativi. Lo confermano a Mission i principali player del settore. «Indubbiamente il mercato dei viaggi d’affari negli ultimi tempi è in contrazione – afferma Davide Giacobbe, responsabile Affinity diMondial Assistance, compagnia con 9356 dipendenti a livello mondiale, 33 centri operativi in 26 Paesi e un fatturato, per quanto riguarda l’Italia, di114 milioni di euro -. A eccezione delle grosse società multinazionali, che hanno la necessità di raggiungere le loro sedi in tutto il mondo, le imprese (soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni) hanno ridotto notevolmente il numero delle trasferte. Dall’inizio della crisi, noi abbiamo registrato una contrazione attorno al 40%. D’altro canto, la richiesta di prodotti assicurativi da parte dei viaggiatori è aumentata tanto da spingerci a presentare un nuovo prodotto per il business travel, Easy Biz». Il nuovo prodotto punta soprattutto sulla capillarità dei centri di assistenza in tutto il mondo, che forniscono ai viaggiatori la certezza di essere supportati sul posto per qualsiasi evenienza. «Oltre al rimborso per lo smarrimento o il ritardo nella consegna del bagaglio, la principale preoccupazione di un viaggiatore è quella di essere tutelato nel migliore dei modi in caso di necessità di assistenza medica. Ci sono regioni che richiedono complesse trafile burocratiche per l’ospedalizzazione. Noi, attraverso la nostra polizza, ne garantiamo la gestione nel migliore dei modi, sollevando il viaggiatore da ogni preoccupazione». Punto di forza dell’offerta di Mondial Assistance è anche il portale Internet attraverso il quale le aziende possono gestire direttamente la copertura per i propri viaggiatori, su trasferte programmate con largo anticipo (fino a un anno prima), ma anche su viaggi “spot”.

Piani sanitari deducibili dalle imposte
Anche la società assicurativa April Italia non sembra assolutamente risentire della crisi. «Siamo in crescita costante mese dopo mese – dice Ugo Centurioni, responsabile del canale assicurativo di April Italia – e stiamo felicemente constatando che ormai sempre più spesso le aziende a contattarci, cosa impensabile anche solo un anno fa. Abbiamo lavorato con grande impegno e costanza sui nostri prodotti, sulla brand image, e ora stiamo raccogliendo i frutti del nostro lavoro». Il prodotto della società dedicato ai viaggiatori d’affari si chiama Passepartout e ha il suo focus sui grandi capitali di rimborso per le spese mediche (fino a 750mila euro), non solo per il ricovero, ma anche per prestazioni extra-ricovero. «Attualmente – spiega Centurioni – i nostri assicurati scelgono la versione “a forfait”, che non obbliga le società a comunicare i nominativi degli assicurati, né le date di partenza e rientro. Inoltre, abbiamo recentemente iniziato a offrire coperture per “rischio guerra”, per tutti quei clienti che per esigenze lavorative devono frequentare zone “calde”, come ad esempio l’Afghanistan o l’Iraq. Ciò che maggiormente attira le aziende è la deducibilità fiscale dei contributi. Il nostro piano sanitario è l’unico sul mercato nazionale che può essere integralmente dedotto dall’imponibile aziendale. Questo dettaglio, soprattutto in momenti di crisi come quello attuale, suscita grande interesse presso i decisori assicurativi».

Prodotti personalizzabili
Soddisfazione per l’ampia richiesta di polizze assicurative anche da parte di Europ Assistance. «La crisi economica – dice Chiara Giglio, group product manager della compagnia – spinge le aziende a razionalizzare le spese. Ma se ai comfort si può rinunciare, non è possibile risparmiare sulla sicurezza. I viaggi d’affari restano una necessità per molte imprese, per le quali l’efficienza dei costi e l’ottimizzazione dei tempi rappresentano oggi più che mai un fattore strategico di successo. Il nostro prodotto di punta per questo target è la polizza Business Pass, che dall’inizio del 2009 sta registrando un’ottima raccolta premi». Questa polizza garantisce a dipendenti, manager, agenti o consulenti una protezione a 360 gradi, dal  trasporto sanitario alla consulenza medica telefonica, dall’invio di un’equipe medica all’estero all’anticipo delle spese di prima necessità per infortunio, malattia, furto, mancata consegna del bagaglio, assistenza legale e cauzione penale all’estero.
«Si tratta – spiega Chiara Giglio – di una copertura assicurativa modulare e personalizzabile sulle necessità di ogni singola azienda, calibrata sulla tipologia di viaggio, il tipo di destinazione, il professionista viaggiante (dipendente, amministratore o consulente), ma anche sulla durata del soggiorno, che deve essere compreso tra un minimo di un giorno a un massimo di un anno. Per rispondere alle esigenze dei parenti rimasti a casa, la polizza comprende anche l’assistenza ai famigliari e all’abitazione durante tutto il periodo del soggiorno.  Infine, nel caso di spostamenti in auto, è compresa l’assistenza stradale al veicolo nei trasferimenti da e per l’aeroporto». Completano il pacchetto alcune garanzie assicurative integrative quali il rimborso delle spese mediche, con la possibilità di scegliere tra diversi massimali che variano dai 5000 ai 250mila euro; la copertura bagaglio ed effetti personali, pc compreso; la responsabilità civile che risarcisce i danni verso terzi fino a un massimo di 750mila euro, la copertura infortuni in viaggio (che include i rischi in volo) e, infine, la tutela legale in caso di procedimenti giudiziali o extragiudiziali.

Un nuovo ingresso
«Siamo entrati nel mercato italiano solamente nel 2008 e siamo rimasti colpiti dall’interesse che, anche se con qualche anno di ritardo rispetto al resto d’Europa, le aziende italiane e i loro travel manager stanno cominciando ad attribuire alla valutazione dei rischi legati al business travel; rischi che devono essere inclusi al pari di tutti gli altri nei piani di risk management. Si tratta di un trend molto interessante, anche in considerazione del fatto che il numero delle aziende che oggi integrano il viaggio con polizze assicurative specifiche è esiguo. Il mercato, quindi, ha ancora ampi margini di crescita, e questo si traduce per noi in buone prospettive di sviluppo». Questo il commento di Nicola Remshardt di Europea Assicurazioni, marchio del Gruppo Europäische Reiseversicherung AG, dal 1907 uno dei leader europei nel settore delle assicurazioni legate ai viaggi e alla mobilità.
«La prerogativa principale delle nostre polizze – dice Remshardt – è l’assoluta flessibilità e personalizzazione dell’offerta e dei servizi; ogni azienda è unica nelle sue necessità e questo viene assolutamente rispettato nell’offerta e nella consulenza che noi le dedichiamo. Inoltre, mettiamo a disposizione un utilissimo portale, sempre aggiornato, che tutela l’azienda e il viaggiatore offrendo informazioni importanti su tutti i paesi del mondo, quali la situazione geo-politica, i rischi di malattie, le strutture sanitarie, oltre a informazioni di interesse generale, come a esempio il clima e le regole doganali. Vantiamo un know how consolidato: ad oggi oltre 37mila società, tra cui numerose multinazionali, si assicurano con noi. Inoltre, siamo in grado di intervenire in ogni parte del mondo a supporto di qualunque evenienza con una rete di centrali di assistenza direttamente controllate dal nostro gruppo. Grande rilevanza, infine, ha l’interazione con il web: tutte le polizze principali sono disponibili online e accessibili in modalità “quick-booking”. Le agenzie possono così acquistare direttamente in rete i pacchetti assicurativi, componendoli in base alle esigenze delle aziende clienti».
E i numeri del gruppo parlano chiaro: un network di assistenza capace  di fronteggiare oltre 160.000 casi medici all’anno, liquidare una media di 150 milioni di euro di sinistri e gestire oltre 10 milioni di assicurati individuali, ai quali si aggiungono 30.000 imprese e 100 multinazionali.

 

Testo di Michele de Gennaro, Mission N. 4, maggio 2009

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