Tsa precheck

Più vettori Tsa precheck. Ma resta la minaccia dell’electronic ban

Crescono i vettori che applicano il Tsa precheck. Anche dopo la dichiarazione di qualche giorno fa da parte del ministro per la sicurezza interna degli Stati Uniti John Kelly, che si diceva pronto a escludere tablet e netbook anche sui voli dall’Europa, scatenando le proteste di compagnie e istituzioni comunitarie, facendo dire al numero uno della Iata Alexandre de Juniac che una tale mossa costerebbe all’industry circa un miliardo di euro, ecco la retromarcia, parziale, d’oltreoceano, “rinunciamo al momento a interdire i device portatili sui voli per gli Stati Uniti anche dall’Europa”, sottolineando “per il momento”, con l’operazione “sempre sul tavolo” come ha chiarito Kelly visto che la Cia continua a sostenere che “i tablet e i netbook sono diventati vere e proprie armi di distruzione”.  Una decisione avvenuta dopo un incontro tra le istituzioni delle due sponde, durante il quale si è sottolineato come un’eventuale “ban” non sarebbe stato applicabile solo alle compagnie europee e non a quelle americane, sui 3200 voli settimanali che in estate collegano Usa e Ue. E se questo succedesse bisognerebbe mettere in conto il costo di 100 milioni di dollari al mese, con un calo di viaggiatori d’affari che andrebbe dal 6 al 15%” come affermano degli analisti californiani citati dal San José Mercury News.

Rimane la minaccia dell’electronic ban anche sui voli dall’Europa. Intanto però crescono i vettori Tsa precheck

Malgrado la Spada di Damocle dell’electronic ban sui voli tra Europa e Stati Uniti quest’ultimi hanno allargato a sette nuove compagnie il Tsa precheck, ovvero il programma di controlli semplificati per i viaggiatori d’affari negli aeroporti a stelle e strisce. Si tratta di Singapore Airlines, Turkish Airlines, tra l’altro oggetto dell’eletronic ban dai paesi musulmani, Copa Airlines (Panama), Dominican Wings (Repubblica Dominicana), InterCaribbean Airways (Turks e Caïcos), oltre alle domestiche Silver Airways e Swift Air.

Ricordiamo che il Tsa precheck permette ai viaggiatori d’affari di non togliere scarpe, cinture e giacche durante i controlli, così come i liquidi (comunque entro i 100ml) e i computer possono restare nel bagaglio amano. Il programma si indirizza ai cittadini americani, quelli con doppia nazionalità, ai residenti permanenti negli Usa eai membri dei programmi  Business travel della dogana Usa, come Nexus per i canadesi o Global Entry proposte ai cittadini di nove paesi, tra cui anche gli europei Gran Bretagna, Germania e Svizzera, ma non l’Italia.

Le 37 compagnie Tsa precheck sono: Aeromexico, Air Canada, Alaska Airlines, Allegiant Air, American Airlines, Aruba Airlines, Avianca, Boutique Airlines, Cape Air, Copa Airlines, Delta Air Lines, Dominican Wings, Emirates, Etihad Airways, Frontier Airlines, Hawaiian Airlines, InterCaribbean Airways, JetBlue Airways, Key Lime Air, Lufthansa, Miami Air International, OneJet, Seaborne Airlines, Silver Airways, Singapore Airlines, Southern Airways Express, Southwest Airlines, Spirit Airlines, Sun Country Airlines, Sunwing Airlines, Swift Air, Turkish Airlines, United Airlines, Virgin America, Virgin Atlantic, WestJet, Xtra Airways.

Lascia un commento

*