Relazioni pericolose

La notizia ha suscitato vivaci polemiche tra gli esperti del settore: lo scorso febbraio laCommissione Europea ha condannato il vettore low cost Ryanair a pagare un’ammenda di 4 milioni di euro per aver concordato con la regione belga della Vallonia illecite agevolazioni tariffarie per i diritti di scalo e l’assistenza a terra nell’aeroporto di Bruxelles Charleroi. Secondo l’accusa, inoltre, anche in Italia i vettori a basso costo concordano con gli scali regionali sconti sui servizi di handling e riduzioni delle tasse e dei diritti aeroportuali. Per tutta risposta, Ryanair ha sottolineato che il provvedimento causerà gravi ripercussioni sull’intero settore del trasporto aereo e condurrà a un inevitabile rincaro delle tariffe.

La reazione dei competitor

Più soft, invece, la reazione dei competitor della compagnia irlandese, che considerano la decisione dell’Ue come un passo verso una maggior trasparenza del mercato. Neil Burrows, managing director di Virgin Express, ha dichiarato: «La decisione dell’Ue, sul lungo periodo, favorirà gli interessi dei consumatori e dei vettori low cost. Gli accordi illegali rappresentano uno svantaggio per il libero mercato». Simile la posizione di EasyJet, che ritiene che l’intervento della Commissione Europea possa rendere più trasparenti gli accordi tra gli aeroporti e le compagnie aeree, siano esse di bandiera, a basso costo o charter. «L’evento è veramente una buona notizia per le compagnie aeree europee – ha dichiarato Ray Webster, ceo di Easyjet -, poiché contribuisce a fare maggiore chiarezza a livello europeo e in un settore difficile da disciplinare. Sebbene le disposizioni si riferiscano specificatamente a Ryanair e all’aeroporto di Charleroi, riteniamo che la Commissione utilizzerà questo parere per sviluppare le linee guida destinate a regolamentare, in futuro, i rapporti commerciali tra i vettori e gli aeroporti gestiti da enti pubblici». Easyjet ha anche dichiarato la piena disponibilità a collaborare con l’Ue per la definizione di linee guida destinate a migliorare l’efficienza degli scali europei. Ha però sottolineato che vigilerà affinché la Commissione non impedisca ai vettori di proporre e richiedere tariffe diverse, a condizione che tali tariffe riflettano realmente il costo dei servizi.

L’espansione continua

Per verificare le reali ripercussioni del provvedimento dell’Ue sul settore delle compagnie “no frills”, non resta che attendere. Intanto, in linea con il trend degli anni passati, nel 2003 il settore delle low cost ha attraversato una fase di grande espansione. Secondo i dati divulgati dall’Oag, infatti, i vettori a basso costo hanno incrementato la capacità, a livello mondiale, del 65%. In particolare, si è registrata una crescita del 7% sul mercato Usa e del 34% su quello britannico. A conferma di questo incremento, ecco le ultime novità in fatto di collegamenti. Basiq Air, vettore a basso costo della compagnia aerea Transavia, ha introdotto dal 28 marzo nuovi voli dall’aeroporto olandese di Rotterdam alla volta di Berlino, Copenhagen, Dublino, Gerona, Oslo e Stoccolma. Sono state inoltre portate a due le frequenze giornaliere per Londra Stansted, che saranno operate da Rotterdam anziché da Amsterdam Schipol. In Italia, Basiq Air ha introdotto quattro nuovi voli settimanali da Verona e sei frequenze settimanali dallo scalo di Treviso per Amsterdam Schipol. I collegamenti verranno operati con aeromobili B737-700 da 149 posti.

In crescita anche l’operativo di Hapag Lloyd Express e Volareweb.com, che di recente hanno creato la prima partnership tra compagnie aeree a basso costo. Dall’accordo è scaturito il lancio di due nuove rotte: a partire dal 23 aprile, dagli aeroporti di Stoccarda e Colonia/Bonn partiranno tre voli settimanali da e per Bari, con tariffe a partire da 29,99 euro (per Stoccarda) e 39,99 euro (per Colonia/Bonn), tasse escluse.

La già citata Easyjet, inoltre, di recente ha inaugurato otto nuove rotte dallo scalo di Dortmund. Tra queste, un collegamento con Roma Ciampino, con Parigi Charles De Gaulle, Londra Luton, Nizza, Palma di Maiorca e Alicante. A questi voli si aggiungono i nuovi collegamenti tra Londra e Basilea, Lubiana, Budapest, Napoli Capodichino, Ibiza, Faro (Portogallo) e Praga. Di recente, il vettore ha trasferito i suoi voli per Londra Stansted sull’aeroporto Federico Fellini di Rimini.

Da segnalare, infine, che nel 2004 Air Berlin intende portare a quota 400mila il numero di passeggeri sulle proprie tratte City Shuttle per l’Italia. Di recente, il vettore ha trasferito i suoi voli da Roma Ciampino a Fiumicino. Una mossa che ha l’intento di rendere il prodotto più appetibile per la clientela business.

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