Alitalia, che affina il network

Rothschild advisor finanziario di Alitalia

In un asciutto comunicato oggi i Commissari Straordinari di Alitalia Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari hanno nominato oggi Rothschild advisor finanziario, che servirà per scovare e valutare eventuali società interessate a una Alitalia il più possibile risanata. Che Laghi, in una intervista a La Stampa, afferma che potranno essere compagnie aeree europee, straniere, soluzioni che predilige, low cost e, pur sottolineando che “parlo su base puramente teorica”, anche Trenitalia o simili.

Rothschild advisor finanziario di Alitalia: gli obiettivi di Laghi

Gli obiettivi di Laghi e degli altri tre commissari sono 200 milioni di costi in meno, al netto dei tagli del personale che saranno più in terra che in cielo, per poi proporre la compagnia sul mercato, con una vendita di “preferenza unitaria”. Tra i tanti temi su cui stanno intervenendo i commissari anche le nuove divise volute da Etihad  (vedi qui la loro presentazione) che non ritirerà ma solo perché “comporterebbe un costo e non è una priorità. E’ chiaro che non hanno trovato consenso: è il più piccolo, ma uno dei tanti errori computi da manager stranieri che non hanno capito l’essenza di Alitalia come simbolo italiano”. Ecco di nuovo l’italianità che tanti danni ha fatto nel passato…ma guardando al futuro Laghi riparte dal passato, dalle mancate vendite del passato: “la riflessione deve valere per il 2008 come per il 2000, quando non ci fu l’integrazione con Klm a condizioni ancora migliori rispetto ad Air France. Abitiamo un mondo in progressiva e costante concentrazione; arrivare ultimi è sempre penalizzante”.  Anche perché ormai si susseguono le “ultime spiagge” di questa compagnia che, sì, ha fatto la storia dell’aviazione. Ma, purtroppo, una storia sin troppo lontana.

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