Sciopero no stop in Casa Air France

Sciopero no stop in casa Air France

Continua lo sciopero no stop in casa Air France, che oggi è stata costretta ad annullare il 25% dei propri voli, agitazione che, ricordiamo, non interessa né KLM, né HOP! (vedi qui il calendario degli scioperi della compagnia). Di fronte al diktat dei piloti e al loro rifiuto di organizzare un referendum sulle proposte del management, Jean-Marc Janaillac, Ceo di Air France, ha però reagito, avviando una consultazione con tutti i dipendenti. La consultazione, che sarà elettronica, inviterà tutti i dipendenti dell’impresa a votare sull’accordo proposto il 16 aprile 2018 e avrà inizio il 26 aprile per terminare all’inizio di maggio. La proposta dell’azienda è quella di un aumento aumento salariale generale del 7% in 4 anni, oltre ad aumenti individuali. Tale accordo, basato su un “patto di crescita per il futuro”, dovrebbe consentire alla società di continuare la crescita di cui ha beneficiato negli ultimi due anni. Aperta alla firma delle organizzazioni sindacali rappresentative venerdì 20 aprile la proposta ad oggi non ha ottenuto la necessaria maggioranza delle firme.

Sciopero no stop in casa Air France, la reazione di Jean-Marc Janaillac

Jean-Marc Janaillac sottolinea che senza una rapida ripresa del lavoro l’azienda tornerà in rosso visto che i costi di questo sciopero prolungato sono arrivati a 220 milioni di euro: “Personalmente mi assumerò le conseguenze di questo voto. Purtroppo Air France non ha i mezzi per aumentare i costi. Le nostre parti sociali devono smettere di vivere nel passato. Sarebbe del tutto distruttivo aumentare i nostri costi in modo troppo drastico. Me ne rammarico, ma Air France non è abbastanza forte. Quando ho rilevato Air France avevo la sensazione di poter portare il rinnovamento. Non posso accettarne la sua distruzione”. Una posizione appoggiata anche dalla FNAM, la federazione che riunisce oltre il 95% delle compagnie di trasporto aereo francesi.

Sciopero no stop in casa Air France, il sondaggio di Traveldoo

Traveldoo ha cercato di capire lo stato d’animo dei viaggiatori d’affari alla fine di questa terza settimana di sciopero no stop in Francia, e sembra proprio che, come per il terrorismo o per i fenomeni atmosferici, essi si stiano abituando anche alle agitazioni in atto in Francia (che interessano anche le ferrovie di SNCF)
Se il 67% dei viaggiatori d’affari dichiara di aver già perso una riunione in passato a causa degli scioperi, solo il 50% ha deciso di rimandare o annullare i propri viaggi d’affari durante l’attuale agitazione. La parola chiave per continuare a lavorare e a muoversi sembra quindi “adattarsi”.

Per fare questo, è necessario prima informarsi. Il 73% dei viaggiatori dichiara di essere stato informato di interruzioni e cancellazioni che influiscono sui propri viaggi attraverso contatti personali, soprattutto attraverso ricerche su Internet. A titolo di confronto, il 43% di essi ha dichiarato di essere stato informato dalla propria compagnia ferroviaria, il 28% dalla propria compagnia aerea, ma solo il 18% dalla propria agenzia di viaggi. I fattori di stress segnalati sono le cancellazioni e la mancanza di informazioni per il 61% degli intervistati, i ritardi e i tempi di attesa per il 70%, mentre sono stati espressi altri timori, come il mancato rimborso delle spese o lo stress di dover contattare telefonicamente i vari fornitori quando non è possibile farlo online.

Sciopero no stop in casa Air France, la lettera di un viaggiatore

E i media francesi hanno pubblicato una lettera di un viaggiatore Pierre-Loïc Bolon ai piloti che anche noi riportiamo qui di seguito:

“Cari piloti in sciopero,

Come posso dirvelo chiaramente? Basta. Il vostro sciopero è insopportabile e inaccettabile. Per i clienti, per i cittadini.

In qualità di cliente di Air France, misuro il divario tra le prestazioni della compagnia e quelle dei suoi concorrenti in ogni viaggio. Il divario in termini di servizi continua a diminuire, mentre continua ad aumentare il divario in termini di prezzi. Proprio il mese scorso, mi è stata offerta una Parigi-Shanghai A/R in Business a più di 7mila euro (sì, non è un errore), contro meno di 5mila euro dei concorrenti. Nonostante questi prezzi esorbitanti, l’azienda non ha più i mezzi per investire, lasciando ad esempio l’A330 e l’A380 con cabine business completamente obsolete. Esaminiamo anche i risultati finanziari dell’impresa. Pur praticando i prezzi di mercato più elevati, mentre i prezzi del petrolio rimangono molto bassi, la sua redditività è bassa. Quindi volete davvero aumentare di nuovo i costi?

Chiedendo aumenti eccessivi, uccidete la vostra azienda. [Con questo sciopero] togliete molti altri lavori, persone che non hanno tutti i vostri vantaggi. Pensate alla vostra responsabilità per le migliaia di posti di lavoro creati a Parigi, Lione o Nizza? Pensate a tutti gli attori della vita economica francese per i quali Air France è uno strumento di lavoro quasi quotidiano? Pensate all’intero settore turistico che sta soffrendo a causa dei vostri ripetuti scioperi? In quanto cittadino, non posso accettarlo.

E’ urgente ammettere che il mondo è cambiato e che le favolose condizioni del passato non possono essere mantenute. Così come non ho dubbi che sarete in grado di adattarvi alle mutevoli condizioni di volo e a questa nuova situazione. Darwin l’aveva già trovata 150 anni fa: adattamento o morte. Vi prego quindi di porre fine a questo comportamento suicida e di mettervi al lavoro. E’ urgente”.

E’ sciopero no stop anche per le ferrovie

Il traffico SNCF sarà nuovamente molto perturbato sia oggi che domani, anche se il numero uno delle Ferrovie francesi ha dichiarato domenica che “lo sciopero si sta lentamente erodendo”. I viaggiatori d’affari dovranno controllare nuovamente i treni operativi prima di recarsi in stazione, in particolare per i TER, Intercités e Transiliens. Nel corso di una conferenza stampa, la SNCF ha annunciato la riapertura delle vendite di tutti i treni ad alta velocità TGV, anche nei giorni di sciopero.

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