Sixty: mai senza connessione

Con oltre 20 filiali nel mondo, Sixty Group è un’azienda che richiede frequenti trasferte ai suoi dipendenti, soprattutto ai manager. È il caso di Gaetana Angiolin, international head of communication, che ogni anno effettua circa 20 viaggi, tra capitali europee, Stati Uniti e Paesi asiatici. «Per noi è necessario essere presenti localmente in supporto ai nostri team e durante l’organizzazione di eventi – dice Angiolin -. Negli ultimi anni il nostro modo di viaggiare è cambiato, oggi si presta molta più attenzione al costo delle trasferte e, visti i tempi che corrono, mi sembra una scelta ragionevole».
«Nelle compagnie aeree apprezzo soprattutto la puntualità e la possibilità di effettuare il check-in in modo veloce – continua Angiolin -. Detesto, invece, le file interminabili e la scortesia del personale di terra, non sempre in linea con gli standard che si trovano poi a bordo degli aeromobili».
Angiolin segue alcuni programmi fedeltà, che però non determinano mai la scelta di una compagnia aerea piuttosto che un’altra. Cerca efficienza e la possibilità di interrompere il meno possibile il suo lavoro. «Una volta a bordo, quello che mi dà davvero fastidio sono le limitazioni nell’utilizzo del computer. Vorrei pter utilizzare il tempo del viaggio lavorando. Spero che le compagnie aeree si attrezzino meglio in questo senso». Esigente insomma, anche per quanto riguarda gli spazi riservati alle attese negli aeroporti. «Le lounge aeroportuali lasciano spesso a desiderare sia per quanto riguarda il comfort sia per i servizi offerti al loro interno Alla luce di ciò, giudico molto positivamente i vettori low-cost, che almeno offrono un sostanziale risparmio economico».
Invece, Gateana Angiolin apprezza molto i trasporti su rotaia. «Quando devo recarmi da Milano a Roma utilizzo sempre molto volentieri il treno. Con il nuovo servizio ad alta velocità Freccia Rossa si impiega meno tempo rispetto all’aereo e a bordo è possibile usare il telefono e il computer proprio come se si fosse seduti alla propria scrivania».
Nelle strutture alberghiere l’international head of communication di Sixty cerca soprattutto due aspetti fondamentali: la pulizia degli ambienti, della biancheria e dei servizi, e la presenza di una connessione veloce a Internet.
La travel policy di Sixty prevede un tetto di spesa per i pasti al ristorante di 60 euro giornalieri, e i costi extra, come minibar e le telefonate, non vengono rimborsati.  «Quando ci dobbiamo spostare all’interno delle città, l’azienda suggerisce di utilizzare i mezzi pubblici in alternativa al taxi – dichiara Angiolin -. Mi sembra una richiesta ragionevole dal punto di vista del risparmio economico, senza contare che spesso è molto più facile e veloce raggiungere la propria meta in metropolitana piuttosto che in taxi. Si perde in comodità, ma si arriva agli appuntamenti in orario. Durante i soggiorni più lunghi mi capita spesso di noleggiare un’automobile. Di solito mi rivolgo ad Hertz, che mi ha sempre fornito un servizio valido».

Le nostre schede
Azienda: Sixty Group
Viaggiatore: Gaetana Angiolin
Inquadramento nell’organigramma: international head of communication
Destinazioni frequenti: capitali europee, Stati Uniti, Oriente
Iscrizione a frequent flyer program: sì
Utilizzo di voli low cost: sì
Servizio aereo maggiormente apprezzato: check-in veloci
Strutture alberghiere preferite: quelle pulite e che offrono una connessione a Internet veloce
Testo di Michele de Gennaro, Mission N. 4, maggio 2009

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