Stanze low cost

Stanze low cost

Negli Usa, i cosiddetti “budget hotel”, le strutture alberghiere a basso costo, sono una realtà consolidata da almeno trent’anni. Di recente, però, hanno conquistato anche diversi Paesi europei, in primis Francia e Gran Bretagna. E in un periodo di crisi, gli hotel economici sembrano cavarsela meglio dei loro “colleghi” a cinque stelle. Lo dimostra una ricerca realizzata nel dicembre 2003 da Mkg Consulting, società specializzata in marketing alberghiero, da cui emerge che, nel periodo tra novembre 2002 e novembre 2003, gli alberghi del Vecchio Continente hanno registrato un RevPar (revenue per available room, ovvero il rendimento di ogni singola camera) in calo del 2,9% rispetto ai 12 mesi precedenti. Una flessione che, però, ha inciso in maniera meno rilevante sulle strutture “a basso costo”: se, infatti, gli alberghi a quattro e tre stelle hanno accusato una flessione del RevPar rispettivamente del 3,7 e del 2,5%, in compenso i due stelle hanno registrato un decremento di appena lo 0,9%, mentre le strutture super-economiche (0 e 1 stella) hanno addirittura aumentato il RevPar dell’1,9-2%.

Il mercato britannico

Un esempio significativo del successo dei budget hotel è quello in atto nel mercato britannico: secondo un recente studio della società di consulenza Deloitte & Touche, alla fine del 2002 il Regno Unito ha registrato una crescita dell’8,6% nel numero degli alberghi a basso costo, che oggi ammontano a 933 strutture, per un totale di 57.022 camere: tra le catene più presenti, troviamo Travel Inn con 292 alberghi, Travelodge (231 strutture), Premier Lodge (131),Express by Holiday Inn (71).

Un’opportunità per i business traveller

E intanto, gli alberghi economici, tradizionalmente destinati a un pubblico leisure, interessano sempre di più i viaggiatori d’affari. Che, alle prese con travel policy restrittive e con l’esigenza prioritaria di ridurre i costi, intravedono nei budget hotel un’allettante opportunità di risparmio. Tra i motivi di questo interesse, va segnalato il fatto che queste strutture hanno abbandonato già da tempo gli standard “spartani” ed essenziali che le contraddistinguevano all’origine. E sempre più spesso propongono plus studiati appositamente per conquistare la clientela business: ad esempio, l’accesso a Internet e la tv satellitare in camera, la presenza di attrezzati business center e di centri benessere.

Il mercato italiano

E in Italia? Secondo Federalberghi, attualmente vi sono 15.213 strutture a tre stelle e 8852 a due stelle. Ma la penetrazione delle catene economiche è ancora contenuta, anche a causa della larga diffusione di piccole strutture indipendenti, spesso a conduzione familiare. Tra i principali marchi economici presenti nel nostro Paese, è d’obbligo segnalare Express by Holiday Inn dell’InterContinental Hotels Group, Campanile della società francese Envergure, Best Western, che vanta in Italia 51 alberghi a tre stelle, e Ibis, Novotel e Mercure, brand gestiti da Sifalberghi, società del gruppo francese Accor.

Ma a che punto è in Italia il ricorso agli alberghi economici da parte delle aziende? «Gli alberghi Ibis – sottolinea Alessandro Hannappel, direttore commerciale Accorhotel – vengono scelti dai viaggiatori (dirigenti e quadri, donne e uomini d’affari, tecnici e rappresentanti), ma anche dalle imprese, sia pmi, sia grandi aziende delle più svariate categorie merceologiche. Il cliente business apprezza le nostre strutture per l’ottimo rapporto qualità-prezzo e per gli elevati standard di servizio».

«Con la crisi internazionale e il conseguente rallentamento dell’economia – aggiunge Giorgio Bianchi, direttore commerciale di Best Western -, le aziende sono diventate più attente alla spese di viaggio e, quindi, al rapporto qualità-prezzo. Inizialmente erano soprattutto le piccole medie imprese a prenotare camere negli alberghi di fascia media, ma oggi anche le grandi imprese guardano con più attenzione ai propri budget. Il settore dei servizi è sicuramente quello più “sensibile”, in particolare quello delle banche e assicurazioni e dell’information tecnology.

«Va però detto – aggiunge Bianchi – che in Italia è difficile stabilire correttamente l’evoluzione del mercato, perché non è ben definito quale sia il valore “reale” delle stelle. Ritengo che le aziende dovrebbero valutare l’offerta alberghiera non in base alla classificazione, a oggi poco significativa, ma in base al reale rapporto qualità-servizi-prezzo».

Per comprendere meglio il mondo dei budget hotel e i plus per chi viaggia per affari, vi proponiamo una panoramica delle principali catene di alberghi economici presenti sul territorio italiano.

I protagonisti del mercato

Cominciamo la nostra indagine con Sifalberghi, società nata nel 1989 per commercializzare in Italia i marchi del gruppo francese Accor. La strategia di Sifalberghi è stata, fin dal suo esordio, quella di diversificare l’offerta, proponendo, accanto alle strutture di lusso a marchio Sofitel, quelle più economiche delle catene Ibis (la fascia più economica), Mercure e Novotel (la fascia intermedia). Attualmente, vi sono nel nostro Paese sei strutture a marchio Ibis, per un totale di 1148 camere, 15 hotel Mercure (1406 camere) e dieci Novotel (1762 camere).

Sifalberghi ha chiuso l’esercizio 2002 con un fatturato aggregato pari a 116,6 milioni di euro, mentre l’autofinanziamento netto ha raggiunto 9,4 milioni di euro. Nonostante l’instabile situazione internazionale, negli ultimi anni la società ha portato avanti un’incisiva strategia di sviluppo. Ma qual è l’andamento della società? «Dal punto di vista commerciale puntiamo molto sullo sviluppo della clientela individuale, sia business sia leisure, ma anche sui meeting aziendali, giacché disponiamo di strutture in località di prestigio – spiega Hannappel -. Per quanto riguarda il turismo d’affari, è innegabile che il 2004 sia partito un po’ a rilento, ma finalmente percepiamo una ripresa, confermata dai dati positivi registrati in febbraio e marzo. E le sinergie commerciali internazionali ci aiutano a promuovere i nostri alberghi, integrando le tariffe corporate con programmi di fidelizzazione e pacchetti per chi desidera organizzare seminari, convention e incontri di lavoro».

Coerentemente con il nuovo trend del settore, anche i budget hotel del gruppo Accor propongono servizi all’avanguardia. «Ibis, il polo economico di Accor, è stata la prima catena alberghiera italiana ad aver ottenuto la certificazione del Sistema Qualità Aziendale secondo lo standard Iso 9002 per le procedure di controllo della qualità in termini di prenotazioni e accoglienza 24 ore su 24, pernottamento e colazione – sottolinea Hannappel -. Gli standard di qualità certificati sono verificati due volte l’anno sia da auditor esterni della BVQI (Bureau Veritas) sia da auditor interni che hanno seguito specifici corsi di formazione». Grazie alla certificazione, gli hotel Ibis presentano livelli di standard internazionali: reception aperta 24 ore su 24, servizio snack a tutte le ore, aria condizionata, ampi parcheggi, sale riunioni attrezzate con apparecchiature audio e video, bar e ristoranti, ubicazione facilmente raggiungibile.

Numerosi i plus anche per gli alberghi delle catene Mercure e Novotel. «In alcuni Mercure – spiega Hannappel -, come ad esempio il nuovo Mercure Grand Hotel De La Ville, da poco aperto a Parma, l’area congressuale dispone di tecnologie all’avanguardia e nelle 110 camere, insonorizzate e realizzate con materiali antiallergici, il cliente può trovare televisione interattiva, webcam, fax, videoconferenza, minibar, casella vocale con linea diretta in camera e collegamento Internet. Le strutture Novotel, infine, sono state pensate soprattutto per le riunioni d’affari. Ciononostante, sono concepite per essere full service, in grado cioè di offrire pernottamento, ristorazione, servizio bar, sale riunioni, parcheggio e relax. Inoltre, la creazione di etichette specifiche, come ad esempio quella che identifica il servizio navetta per l’aeroporto, permette una fruibilità ottimale dei servizi offerti dall’albergo e risponde in modo ancora più efficace alle aspettative dei clienti».

Nell’ambito della nuova convenzione “Accor Business Travel Program”, Accor offre alle imprese tariffe preferenziali a fronte di un minimo di 50 pernottamenti da effettuare nell’arco dell’anno. «Riteniamo che il mercato degli alberghi economici sia molto interessante e denso di opportunità – conclude Hannappel -, a causa sia dell’aumento dei flussi business sia dell’inserimento nel mercato delle compagnie aeree low cost. A giugno inaugureremo un Ibis a Firenze, mentre nel 2005 apriranno i nuovi Ibis Firenze Campi Bisenzio e Ibis Malpensa. E altri progetti sono in corso».

I tre stelle di Best western

E veniamo alla catena internazionale Best Western, presente in Italia con 51 strutture di fascia media (tre stelle), per un totale di 3000 camere. Nel 2003 il gruppo ha registrato una crescita del 10% sui fatturati relativi agli alberghi economici. Ma quali sono i servizi offerti dalle strutture a marchio Best Western? «Una volta all’anno ogni albergo Best Western Italia è sottoposto a un attento controllo di qualità effettuato da ispettori certificati. In tale occasione vengono verificati non solo il rispetto degli standard internazionali, ma anche la pulizia, la manutenzione delle strutture, l’attitudine e la competenza del personale. In tutte le strutture, inoltre, sono presenti servizi dedicati alla clientela business: presa modem in camera, piano di lavoro ampio e illuminato con presa elettrica vicina, penne, block notes, servizio fax. Per quanto riguarda il settore meeting, su un totale di 51 alberghi a tre stelle, sono ben 33 le strutture che offrono spazi dedicati alle riunioni di piccole e medie dimensioni».

Gli accordi con le imprese

Quali, infine, gli accordi con le imprese? «Stipuliamo accordi specifici, personalizzati in base alle esigenze e al numero di pernottamenti l’anno. Alle aziende vengono applicate tariffe preferenziali, sia a livello nazionale sia internazionale, a cui vengono associati codici personali per la prenotazione attraverso i nostri call center o Internet».

Sbarca in Italia Express by Holiday Inn

Intanto, di recente è sbarcato anche in Italia il marchio Express by Holiday Inn, del gruppo alberghiero InterContinental Hotels Group. Il nuovo tre stelle si trova a Parma, nei pressi della tangenziale, e dispone di 70 camere. Attualmente il 90% delle camere Express by Holiday Inn si trova negli Stati Uniti. Negli ultimi anni, però, il gruppo ha portato avanti una strategia di sviluppo in Europa (in particolar modo in Germania) e in Asia, a partire dal mercato cinese.

Budget hotels alla francese

E concludiamo con il gruppo francese Envergure, che vanta 840 strutture in tutta Europa (riunite sotto i marchi Bleu Marine, Kyriad, Campanile, Première Classe, Nuit d’Hôtel), per un totale di 50mila camere. Nel 2002 il gruppo ha maturato un giro d’affari di 895 milioni di euro, grazie a 12 milioni di camere prenotate e 14 milioni di pasti serviti. Tra i punti di forza della società, va segnalato il brand Campanile, che nell’ultimo anno ha conosciuto una fase di forte espansione: nel 2003, infatti, è stato inaugurato un hotel a Glasgow, in Scozia, mentre all’inizio del 2004 ha aperto il terzo Campanile spagnolo, che ha portato a quota 380 gli hotel della catena in Europa. Nei prossimi mesi, è prevista l’apertura di un altro hotel a Murcia, in Spagna, e di cinque strutture in Polonia, per un totale di 500 camere.

In Italia, Envergure è presente con due Campanile a Padova e Torino Moncalieri. Ma è imminente l’inaugurazione di una terza struttura a Rivoli, in provincia di Torino. Ma quali sono le caratteristiche degli alberghi a marchio Campanile? Anzitutto sono tutti situati in prossimità delle principali arterie stradali. Inoltre, vantano una ristorazione particolarmente curata, ispirata alla tradizione regionale.

(Dati aggiornati a giugno 2004)

 

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