business travel rumors

Il business travel entra nell’area delle OTA, rumors su CWT-Cisalpina

Il business travel è sulla via di una concentrazione nei mercati europei. L’Italia non sfugge alla logica che già nel leisure vede le due grandi Ota, Expedia e Booking, concentrare su di sé il 70% delle prenotazioni online b2c europee. E mentre attendiamo l’annuncio di casa Uvet Group pronta a sciogliere le riserve sull’acquisizione, circolano indiscrezioni su CWT che sarebbe interessata a Cisalpina, ramo BT del gruppo Bluvacanze. Interpellata dalla nostra testata, CWT risponde “nessun commento su semplici rumors di mercato”, così Alessandra Pisanu, senior director program management Italy. Il gruppo Bluvacanze fa arrivare una smentita verbale.

Tuttavia l’ipotesi non è così azzardata o perlomeno sarebbe motivata da un contesto che ci siamo fatti spiegare da un economista.

«Il BT si deve concentrare e diventare sempre più globale considerato che player importanti si radicano in Italia, giudicandola sempre di più un mercato sul quale puntare», commenta Andrea Giuricin, docente all’Università Bicocca di Milano, che per Egencia sta conducendo alcuni approfondimenti sul business travel in un roadshow europeo (a Milano lo scorso dicembre, ndr).

Continua: «Per continuare a crescere, le Tmc dovranno aumentare gli investimenti in tecnologia e i loro confronti competitivi saranno necessariamente globali»,

Business travel rumors sui viaggi d’affari nelle OTA

Il braccio dei viaggi d’affari di Expedia sta guardando al Belpaese con deciso interesse.

E il fatto che la Ota statunitense si sia armata nel BT è già di per sé un segnale da continuare ad osservare. Forte di risultati che l’hanno vista crescere del 12% nel 2018, a 11,2 miliardi di dollari, Expedia imputa proprio ad Egencia e ad Homeaway i risultati più solidi. Le previsioni sul 2019 rilasciate da analisti di Borsa negli Usa danno a 12,5 miliardi le stime di revenues 2019 così suddivise: 9,6 miliardi saranno raccolti dai canali Ota, 1,3 da Homeaway, 900 milioni da Trivago e 600 milioni da Egencia.

All’ultimo Business Travel Show di Londra, la piattaforma ha annunciato alcune nuove funzionalità tra cui “Hotel conversations”, che consente chat tra viaggiatori e albergatori.

Egencia sta, inoltre, sfruttando le relazioni di Expedia Group con gli hotel sui pacchetti combinati di albergo più volo. In pratica offre ai viaggiatori d’affari l’accesso a tariffe speciali una volta prenotato l’aereo. A chi prenota i servizi della trasferta di lavoro almeno 10 giorni prima vengono offerti upgrade altrimenti non contemplati dalle travel policy. Il Travel Tracker consente ai travel manager di individuare i suoi viaggiatori e sta per essere migliorato.

La partita dei viaggi d’affari entra, dunque, nell’arena delle online travel agency.

Per le Tmc il gioco potrebbe farsi sfidante sul piano del digital marketing: l’ultimo dato utile sugli investimenti (relativo al 2017) danno Booking con 4,4 miliardi di dollari spesi in pubblicità online (e attività correlate) ed Expedia con 4,1 miliardi. Indubbiamente un valore cui Google non vuole rinunciare ed il motivo per cui non scende apertamente nel gioco delle prenotazioni di viaggi. Ci penserà Amazon?

Lascia un commento

*