Emirates, ma anche British, si dicono dubbiosi sulle Alleanze dei cieli

Noi di Missionline abbiamo da poco dedicato alle tre grandi alleanze dei cieli altrettanti approfondimenti (leggili cliccando qui per Oneworld, qui per Skyteam e qui per Star Alliance)  e oggi al World Travel Market di Londra il presidente di Emirates, Tim Clark, ma anche il numero uno di Iag, Willie Walsh, holding di British Airways, compagnia tra i membri fondatrici di Oneworld, hanno parlato proprio del futuro di questi grandi assembramenti dei cieli con, entrambi, un po’ dubbiosi sul fatto che esisteranno ancora tra dieci anni.

“Credo che le alleanze nei cieli siano cambiate e si stiano affermando altre tipologie di partnership come le joint venture. Alleanze che propongono costi che, soprattutto per le piccole, spesso sono maggiori del fatturato e dei benefici commerciali che si ottengono da essere in un’alleanza. Come successe con me con Aer Lingus. Non sarei stupido se questi colossi dei cieli tra dieci anni non esisteranno più” ha detto Walsh.

Disanima sulla quale si dice d’accordo Clark: “soprattutto in un periodo di mercato dove le low cost hanno sparigliato le carte. Ci stiamo muovendo sempre di più verso un approccio btoc al mercato grazie allo sviluppo tecnologico e la struttura di queste alleanze sembra un po’ anacronistico. Potranno certamente sopravvivere, ma solo se cambieranno il loro modo di fare business”.

Walsh infine ha parlato anche dell’espansione di Heathrow (leggi qui il piano) dicendosi preoccupato per i costi“già con il terminal 5, peraltro bellissimo”, ha sottolineato il manager “abbiamo sborsato tantissimi soldi. Non vogliamo che questi costi vengano ancora ribaltati su di noi…”.

 

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