fusione uvet-hrg italia

Fusione Uvet-Hrg Italia, per Amex Gbt notizie premature

“Premature”, così sono considerate le notizie sull’acquisizione di Hrg Italia da parte del Gruppo Uvet. Il tema torna agli onori della cronaca dopo il Settemari Travel Festival svoltosi nei scorsi giorni al Carols Beau Rivage di Marsa Matrouh, in Egitto, e i media travel b2b del Belpaese non silenziano i rumors sullo shopping di Luca Patané.

Ci arriva stamane da American Express GBT la dichiarazione: “Sono considerate premature le recenti speculazioni su Hrg Italia e Uvet apparse sui media italiani – si legge -. Si può invece affermare che, in seguito all’acquisizione di Hrg dello scorso anno, American Express Global Business Travel (GBT) e Uvet, suo partner di joint venture in Italia, stanno valutando l’integrazione di Hrg Italia nell’attuale operazione JV di GBT nel Paese”.

Scopri in questa mappa dove Amex Gbt è presente nel mondo.

Fusione Uvet-HRG Italia in uno scenario di rumors

Il consolidamento nel business travel è segno dei tempi e molte sono le “tensioni” che ci fanno comprendere quanto la visione debba essere globale e non più sul singolo mercato.

Innegabile che sulla piazza ci siano colloqui ad ampio spettro: ieri vi abbiamo scritto di Travel Leaders Network che dagli Stati Uniti viene in Europa ad affiliare TMC per creare una rete internazionale. La settimana scorsa di CWT interessata a Cisalpina in uno scenario che vede il braccio corporate travel di Expedia in pressing sul mercato italiano. Ma già a febbraio 2018 vi informavamo di CWT nel mirino di Egencia, esattamente in questo articolo.

Come si nota, tutti i principali attori sono coinvolti.

L’oligopolio delle Tmc attive in Italia è prossimo a una ulteriore concentrazione, dalla quale – per ora – sembra restino fuori Bcd Travel e Blueteam. Le altreprocedono per la loro strada.

Da Btexpert del gruppo Robintur (Coop) alle divisioni BT dei network di agenzie di viaggi leisure come Gattinoni e Welcome. Oppure Geo Travel Network e la brianzola Frigerio Viaggi con i suoi 35 milioni di euro di fatturato attribuibile ai viaggi aziendali.

Non ci resta che attendere le maturazioni, consapevoli che dove c’è fumo un fuoco cova.

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