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Dall’Henley Passport Index la classifica 2018 dei passaporti

A rivelarlo è l’Henley Passport Index 2018: quest’anno il passaporto del Giappone è il migliore del mondo. Permette infatti l’ingresso senza visto in 190 Paesi, grazie ai recentissimi accordi con il Myanmar. Il documento nipponico scalza dal podio Singapore, che scivola al secondo posto con 189 nazioni. Terza in classifica la Germania, che perde un posto rispetto all’indice dello scorso anno. Questa posizione è condivisa con la Corea del Sud e la Francia (188 Paesi). Al quarto il nostro paese, l’Italia, con 187 paesi accessibili.

Henley Passport Index, gli Usa sono solo al quinto posto

Gli Stati Uniti e il Regno Unito, entrambi con 186 destinazioni, sono scesi di una posizione, dal 4° al 5° posto. Non hanno infatti avuto accesso a nuove giurisdizioni dall’inizio del 2018 e sembra improbabile che tornino a occupare i vertici della classifica, come accadeva nel 2015.

Henley Passport Index, ecco chi retrocede

La Russia ha ricevuto una spinta in settembre, quando Taiwan ha annunciato un’esenzione dal visto per i cittadini russi (valida fino al luglio 2019).  Il Paese è comunque sceso dal 46° al 47° posto rispetto al 3° trimestre, a causa dei movimenti in alto nella classifica. Lo stesso vale per la Cina: i cittadini cinesi hanno ottenuto l’accesso a due nuove giurisdizioni (Santa Lucia e Myanmar), Ciononostante il passaporto cinese è sceso di due posti in questo trimestre, al 71° posto complessivo.

Emirati Arabi in ascesa

Ciò che è stato più notevole negli ultimi anni è la straordinaria ascesa degli Emirati Arabi Uniti sull’Henley Passport Index, dal 62° posto nel 2006 al 21° posto in tutto il mondo. Gli Emirati Arabi Uniti sono ora in possesso del passaporto numero 1 nella regione del Medio Oriente. L’Iraq e l’Afghanistan continuano a detenere la posizione più bassa (106°) dell’Henley Passport Index, con solo 30 destinazioni accessibili ai loro cittadini.

A proposito dei vettori degli Emirati, scopri i rumors sulle possibili fusioni.

Le previsioni

Guardando al futuro, la salita più importante nell’Henley Passport Index potrebbe provenire dal Kosovo. Il Paese ha ufficialmente soddisfatto tutti i criteri di liberalizzazione dei visti con l’Ue a luglio. Ora è in discussione con il Consiglio europeo.

Il Prof. Florian Trauner, professore di ricerca presso l’Istituto di studi europei della Libera Università di Bruxelles, ha commentato questo sviluppo: “L’approvazione del Parlamento europeo è un riconoscimento del duro lavoro svolto dalle autorità kosovare per soddisfare le condizioni stabilite dall’UE. La discussione in seno al Consiglio rimarrà tuttavia difficile. Diversi Stati membri sono riluttanti a concedere la liberalizzazione dei visti. L’allentamento delle regole sui visti può essere criticato per la sua indulgenza sul controllo delle migrazioni. Una critica che pochi vogliono rischiare in un momento in cui i partiti populisti di destra sono in aumento”.

Collaborazione tra stati

Il Dr. Christian H. Kälin, Presidente del Gruppo Henley & Partners, ha commentato: “L’Henley Passport Index, basato su dati esclusivi dell’International Air Transport Association (Iata), è uno strumento importante per misurare non solo la forza relativa dei passaporti mondiali, ma anche gli straordinari risultati che gli stati possono ottenere quando lavorano fianco a fianco con i loro omologhi globali per costruire un mondo più interconnesso e collaborativo. La Cina e gli Emirati Arabi Uniti esemplificano questo tipo di progresso. Entrambi sono tra i più alti scalatori complessivi rispetto al 2017, semplicemente come risultato delle forti relazioni che hanno costruito con i Paesi partner in tutto il mondo”.

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