Niki Lauda

Il ritorno nei cieli di Niki Lauda (per l’ennesima volta)

Al terzo tentativo Niki Lauda, riesce a rientrare in possesso della compagnia aerea che porta il suo nome e che lui fondò nel novembre 2003 rilevando la Aero Lloyd in fallimento a quei tempi. Niki (Niki Luftfahrt GmbH) che al momento vede la sua flotta ferma negli hangar, o si potrebbe dire ai box visto il passato del fondatore nonché neo-proprietario, dopo essere stata coinvolta nel crack di Air Berlin ed esser passata da due iter di vendita poi saltati: a Lufthansa, ritiratasi dal suo acquisto dopo  i rilievi dell’antitrust (leggi qui) , al Gruppo Iag che voleva incorporarla in Vueling (leggi qui), processo di vendita poi annullato per ragioni procedurali. Al terzo tentativo, invece, questa volta fatto a Vienna, sede del vettore, e non in Germania, come precedentemente, ha spuntarla è stato appunto Niki Lauda con la sua Laudamotion GmbH, grazie a promesse di lasciare inalterati i livelli lavorativi e gli stipendi.

Il ritorno nei cieli di Niki Lauda (per l’ennesima volta); Niki tornerà a volare per Pasqua

Niki Lauda aveva lasciato il vettore nel 2011 quando era entrato nel gruppo Air Berlin e ora torna alla cloche della sua creatura che tornerà a volare a marzo, pronta per le vacanze pasquali, grazie anche a una collaborazione con il gruppo turistico tedesco-britannico Thomas Cook-CondorNon si conosce l’offerta economica, ma il giornale austriaco Die Presse parla di un investimento da  parte dell’ex-campione di Formula Uno di 36,5 milioni.  Se il migliaio di dipendenti ad oggi del vettore “riceveranno una proposta di lavoro” come ha detto lo stesso Lauda, nel primo periodo il vettore farà volare “una quindicina di aerei, con l’idea di espanderci successivamente”. Niki in Italia volava sulla Milano-Vienna e sulla Roma-Vienna, rotte sulle quali ha trasportava annualmente oltre 430 mila passeggeri, prima delle difficoltà sorte per il gruppo di cui faceva parte.

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