Con Sifà, e Bper, Reggio Emilia diventa la capitale dell’NLT

Dopo l’entrata da parte della Banca Bper nell’azionariato di Sifà, Società Italiana Flotte Aziendali, per il 35% dello scorso luglio, ecco la presentazione ufficiale della società che, nata nel 2012 come consulente nella gestione di prodotti di mobilità innovativi, da settembre si pone sul mercato come Il nuovo volto della mobilità italiana, come scrive sul suo sito, con nuove regole del gioco, come si dice più volte durante la conferenza di presentazione. E che fa diventare Reggio Emilia, dove Sifà ha la sua sede generale (quella commerciale è a Milano, mentre quella legale, per ragioni fiscali, è a Trento) , la nuova capitale del Noleggio a Lungo Termine, visto che è anche la città da dove opera in tutta Italia anche CarServer (leggi: CarServer lancia a Milano DriveDifferent, l’Nlt per privati).

Un momento della conferenza stampa di Sifa'
Un momento della conferenza stampa di Sifa’

Un’iniziativa, quella di Sifà che sottolinea anche il crescente interesse da parte del mondo finanziario e bancario per il settore dell’Nlt, dove molte delle aziende che vi operano sono emanazione di grandi gruppi bancari, vedi Bnp Paribas con Arval, o hanno nel loro capitale azionisti di questo settore o, ancora, chiudono accordi con colossi finanziari per proporre i loro prodotti. Vedi CarServer appunto con BCC e Iccrea Banca IMpresa, Leasys con UBi Banca, il gruppo Fca direttamente con Intesa San Paolo, Athlon con la Banca Popolare di Puglia e Basilicata o Ald Automotive, di Societé Generale, con la Banca Popolare di Bari o Banca Mediolanum.

Nomen home, perché Sifa’ “vuole fare grazie a un management attivo nel settore già nel 1985, quando il mercato valeva 15 mila auto” afferma l’amministratore delegato della società Paolo Ghinolfi, già direttore generale di Arval, che sottolinea l’italianità dell’iniziativa, “un mercato che una volta partito ha visto le multinazionali attive nel mercato, dove appunto lavoravamo noi, hanno standardizzato tutto, centralizzando anche alcuni servizi, cristallizzando il servizio, dove il prezzo è tutto”.

“Noi invece puntiamo ai servizi analizzando tutta la filiera, parlando con tutti, persino con i driver. Lo abbiamo fatto per due anni. E abbiamo capito che la massificazione dei servizi non fa bene al settore” va alla guerra con le big del settore Ghinolfi, sottolineando come “il proliferare dei broker ha ucciso il sistema dei servizi di questo settore. Perciò i nostri capisaldi sono chiari: siamo una società che fa consulenza a 360 gradi, dai prodotti finanziari al prodotto, con, e non è secondario, un tocco italiano”. E con tutto questo puntiamo a gestire “25 mila unita’ da qui a 5 anni, con punti in tutta Italia” afferma deciso il manager dell’azienda.

“Noi come banca facciamo business ma è importante dire che siamo nati come una unione di banche sul territorio, abituate a non avere rapporti standardizzati con i clienti. Che vanno dalle grandi aziende ai clienti singoli. Ed è quello che vogliamo fare, dando un servizio ad hoc al cliente private, o al manage di un’impresa nostra cliente. Perciò la customizzazione è quella che per noi fa la differenza” commenta il direttore generale di Bper Banca Fabrizio Togni.

Insomma il valore per Bper non è solo finanziario, ma anche di ulteriore servizio per i propri clienti. Che potranno acceder alle “nuove regole del gioco” Made in Sifa’, “la nuova regola del gioco, ovvero la capacità di fare sistema con tutti i player della filiera” chiosa Ghinolfi, tra cui soprattutto come la case automobilistiche e con il mondo dei ricambi ufficiali e delle reti di manutenzione.

Tra i servizi innovativi Made in Sifa’ una carta carburante per risparmiare 20 centesimi a litro per ogni volta che si fa il pieno e la consulenza per i van e la mobilità elettrica.

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