stop alla crescita del parco auto

Singapore stop alla crescita del parco auto

Dopo gli annunci di vari esponenti politici dello stop per i motori termici in diversi paesi europei, quali l’Olanda (leggi qui) o la Francia (leggi qui), arriva dall’Estremo Oriente, e da Singapore in particolare,  dove possedere un’auto costa già carissimo, arriva lo stop alla crescita del parco auto con un congelamento delle immatricolazioni sulle strade della città-stato. Da febbraio infatti il tasso di crescita del parco auto e moto della nazione dovrà crescere al massimo dello 0,25% ma solo per i veicoli commerciali, come ha scritto in una nota la Land Transport Authority della città-stato (leggi qui): “Dati i vincoli del territorio e le esigenze contingenti, vi è un margine limitato per un ulteriore ampliamento della rete stradale” si legge. E quindi delle auto sulle strade. Che, come scrivemmo anche noi, sono quelle più controllate al mondo.

Singapore stop alla crescita del parco auto tramite un sistema di richiesta permessi contingentato (e carissimo!)

Più piccola di New York City, la terra a Singapore è una merce preziosa e i funzionari vogliono garantire l’uso più produttivo dello spazio. La sua infrastruttura è tra le più efficienti del mondo e il governo sta investendo ben 28 miliardi di dollari di Singapore (oltre 20 miliardi di euro) in più sul trasporto ferroviario e degli autobus nei prossimi cinque anni, comunica l’Authority. Per avere un’auto a Singapore i proprietari di automobili devono acquistare i permessi decennali, chiamati Certificati di Diritto, che sono limitati e messi all’asta mensilmente dal governo. Alla più recente offerta la settimana scorsa, il costo del permesso è stato di ben 41.617 dollari di Singapore per i veicoli più piccoli.

LTA ha detto che l’obiettivo di crescita zero influenzerà in particolare i veicoli nelle categorie A, B e D, mentre l’attuale tasso di crescita dei veicoli di trasporto merci e autobus rimarrà allo 0,25 per cento annuo fino a marzo 2021 per dare alle imprese il tempo di migliorare l’efficienza delle loro operazioni e ridurre il numero di veicoli commerciali che richiedono, ha sottolineato LTA.

 

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