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Querelle Alitalia; dialogo tra sordi. Sarà sciopero il 23 febbraio

Un dialogo tra sordi, quelle che sembra in atto a Casa Alitalia, tra gli stessi manager del vettore e gli azionisti, a favore, l’azionista di Abu Dhabi, o contro, gli italiani guidati dalle banche-azioniste, l’ad Cramer Ball, e questo con i sindacati (leggi quando gli ha tuonato contro cliccando qui) e, in parte, anche il governo. E lo stesso governo con i sindacati che, per non sapere né leggere né scrivere, hanno proclamato uno sciopero di 4 ore dalle 14 alle 18 il prossimo 23 febbraio. E i vettori concorrenti ringraziano.

Fumata nera dall’incontro per la querelle Alitalia presso il Ministro del lavoro

L’incontro tra le parti per la querelle Alitalia, tenutosi presso il Ministero del Lavoro non ha avuto esito positivo, come si legge nel verbale dello stesso Ministero, che sottolinea come malgrado le parti “si siano ampiamente confrontate, l’esito ha registrato l’impossibilità di pervenire ad una soluzione conciliativa e invitale a ridurre al minimo i disagi per l’utenza”.

I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta non ci stanno e annunciano il primo sciopero (di una lunga serie?) del 2017, “per l’ostinazione dell’azienda a perseguire una condotta di chiusura. Di fronte alla totale assenza di un piano industriale, alle scelte unilaterali di disdetta del contratto nazionale del trasporto aereo che violano gli accordi interconfederali vigenti e cancellano automatismi di adeguamento retributivo ed alle ripetute violazioni dei numerosi accordi integrativi al Ccnl lo sciopero si conferma in questa fase l’unico strumento democratico per la tutela dei diritti dei lavoratori”.

Fabrizio Cuscito, pilota e rappresentante della Filt Cgil, ai microfoni di RaiNews chiude anche la porta a un eventuale accordo con Ryanair: “Sono solo parole. Da parte di una compagnia che da quando vola in Italia lo fa al di fuori delle regole. Inizi a operare secondo i contratti italiani…”

Intanto però i piloti se ne vanno…

Molti dei piloti, generalmente superqualificati, di Alitalia, vista la situazione, starebbero guardandosi attorno, offrendosi ai vettori concorrenti, o loro azionisti…, alla ricerca di maggiori sicurezze e salari maggiori, soprattutto se dovessero esse accolte le richieste dell’azienda di stop agli scatti, ridimensionamento degli emolumenti, soprattutto se si dovesse creare una costola low cost, e maggior produttività con alcuni tagli ai benefit. “Da Alitalia molti piloti stanno facendo domanda di assunzione in altre compagnie concorrenti”. ha assicurato il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi.

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