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Decreto alcolock, arriva la firma di Salvini

Controlli e regole per l'installazione del dispositivo obbligatorio per gli automobilisti recidivi

Una stretta dura e senza sconti per chi viene sorpreso alla guida in stato di ebbrezza. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha firmato un decreto che rende operativo uno dei provvedimenti più incisivi del nuovo Codice della Strada: l’obbligo dell’alcolock, un dispositivo elettronico che impedisce l’accensione del veicolo se il conducente ha bevuto.

Un respiro per accendere l’auto

Il principio è semplice quanto efficace: prima di mettere in moto, il conducente dovrà soffiare in un etilometro integrato nel sistema del veicolo. Se il tasso alcolemico è superiore a zero, l’auto non partirà. Una misura pensata per prevenire, scoraggiare e soprattutto evitare che chi ha già commesso errori alla guida possa metter mano al volante senza prima aver dimostrato di essere sobrio.

A chi si applica l’obbligo dell’alcolock

La norma riguarda i conducenti condannati in via definitiva per guida in stato di ebbrezza, con obblighi differenti a seconda del livello di alcol registrato al momento dell’infrazione:

  • Tra 0,8 e 1,5 grammi/litro: obbligo dell’alcolock per 2 anni dopo una sospensione della patente compresa tra 6 mesi e 1 anno.
  • Oltre 1,5 grammi/litro: obbligo esteso a 3 anni, con una sospensione della patente da 1 a 2 anni.

Chi non provvederà all’installazione rischia multe tra 158 e 638 euro, con sospensione della patente da 1 a 6 mesi. Le sanzioni raddoppiano se il dispositivo risulta manomesso. E in caso di recidiva alla guida in stato di ebbrezza senza alcolock installato, le sanzioni aumentano di un terzo.

Standard UE alcolock

Il decreto stabilisce requisiti precisi per produttori e installatori: gli alcolock dovranno rispettare le normative europee, includere sigilli anti-manomissione e un certificato di taratura valido da esibire in caso di controllo su strada. Buone notizie per chi teme trafile burocratiche: non sarà necessario aggiornare il libretto di circolazione. L’elenco completo degli installatori autorizzati e dei modelli compatibili sarà disponibile sul sito ilportaledellautomobilista.it.

Il prezzo della sicurezza

Il costo dell’installazione non è indifferente: circa 2.000 euro a carico del conducente. Ma per il Mit si tratta di un investimento necessario a tutela della collettività. L’obiettivo, come sottolinea Salvini, è chiaro: “tolleranza zero” verso chi mette a rischio la vita propria e altrui.

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