La maggior parte dei viaggi di lavoro effettuati dai professionisti britannici si svolge entro i confini nazionali, e l’automobile continua a essere il mezzo di trasporto preferito. È quanto emerge da una nuova indagine della Business Travel Association (BTA), che ha analizzato le abitudini di viaggio di 1.000 dipendenti che si spostano regolarmente per motivi lavorativi.
Il 62% dei viaggi resta entro i confini del Regno Unito, con oltre due terzi degli intervistati che affermano di effettuare almeno un viaggio di lavoro al mese. Tra i principali motivi per cui ci si sposta ci sono la costruzione di relazioni professionali (30%), i progetti sul campo (28%) e la partecipazione a eventi e conferenze (28%).
Quanti nel Regno Unito scelgono l’auto per viaggi di lavoro
Nonostante l’attenzione sempre maggiore verso la sostenibilità ambientale, l’auto è ancora il mezzo più usato, scelta dal 30% degli intervistati. Seguono il treno (21%) e l’aereo (20%). Tuttavia, il sondaggio rivela una crescente consapevolezza dei vantaggi del trasporto ferroviario: il 73% dei lavoratori riconosce l’impatto ambientale inferiore del treno, mentre il 69% apprezza la possibilità di essere più produttivo durante il viaggio.
Cosa frena allora l’uso del treno? Secondo la BTA, le principali barriere sono l’inaffidabilità del servizio (54%), i costi elevati (51%) e la scarsa connettività (37%). Il sistema ferroviario britannico, secondo l’associazione, “non risponde adeguatamente alle esigenze di chi viaggia per lavoro”, specialmente nelle regioni del Nord e delle Midlands, dove i servizi risultano frammentati.
Clive Wratten, CEO della BTA, ha commentato:
“Le grandi città, come Londra, dispongono di servizi efficienti, ma lo stesso non si può dire per altre aree del Paese. Occorre un investimento continuo e mirato per migliorare l’infrastruttura, rendendo il viaggio d’affari più accessibile ed efficiente su tutto il territorio.”
Un altro dato significativo emerso dal rapporto riguarda la digitalizzazione: il 51% degli intervistati desidererebbe una piattaforma integrata di prenotazione, che consenta di gestire auto, treni e voli in un unico strumento. Inoltre, il tema dell’accessibilità continua a rappresentare un ostacolo. Solo il 13% dei lavoratori con disabilità afferma che l’accessibilità non influisce sulla loro capacità di viaggiare, nonostante il 38% di loro viaggi regolarmente per lavoro.
La BTA conclude con un appello alle istituzioni: serve un piano strategico che migliori le infrastrutture regionali e favorisca l’adozione di soluzioni di trasporto più sostenibili ed inclusive.
“È tempo di dare una spinta concreta alla mobilità del futuro,” sottolinea Wratten, “che deve essere più verde, più efficiente e accessibile a tutti.”