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Hotel sotto attacchi hacker con l’intelligenza artificiale

Gli hotel di tutto il mondo sono sempre più sotto attacco da parte dei cybercriminali. A lanciare l’allarme è Kaspersky, che ha individuato una nuova campagna del gruppo RevengeHotels, attivo dal 2015 e ora capace di sfruttare l’intelligenza artificiale (AI) per rendere i propri attacchi più efficaci.

Fino a oggi il Brasile è stato il principale bersaglio, ma casi simili sono stati segnalati anche in altre regioni. E con mete molto frequentate come Sudafrica, Kenya o Nigeria, diventa evidente che nessun hotel può considerarsi al sicuro.

Come agiscono gli hacker

Il trucco è tanto semplice quanto insidioso: gli hacker inviano e-mail di phishing al personale degli hotel, che si presentano come richieste di prenotazione o candidature di lavoro.

Se un dipendente apre l’allegato o clicca sul link, viene installato un malware chiamato VenomRAT, in grado di rubare i dati di pagamento degli ospiti e altre informazioni personali.

La novità? Con l’uso dell’AI, queste e-mail sono sempre più convincenti e difficili da riconoscere, persino per chi ha esperienza nel settore.

Perché gli hacker sono un problema per il turismo

Oltre al danno economico, un attacco informatico mette a rischio la reputazione dell’hotel: un ospite che subisce il furto dei dati difficilmente tornerà o consiglierà la struttura. E in un mercato competitivo come quello turistico, la fiducia è tutto.

Come difendersi dagli hacker

Kaspersky consiglia agli hotel di:

  • Prestare massima attenzione a link e allegati ricevuti via e-mail.
  • Utilizzare soluzioni di sicurezza informatica aggiornate.
  • Aggiornare regolarmente i filtri antispam e fare formazione al personale.
  • Diffidare di allegati inattesi, anche se inviati da mittenti apparentemente affidabili.

Un nuovo fronte di sicurezza per gli hotel

La digitalizzazione ha portato enormi vantaggi al settore dell’ospitalità, ma anche nuove vulnerabilità. L’arrivo dell’intelligenza artificiale nelle mani dei criminali informatici alza l’asticella: proteggere i dati degli ospiti deve diventare una priorità, al pari del comfort e della sicurezza fisica delle strutture.

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