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Presto i robotaxi di Pony.ai potrebbero arrivare anche in Europa (grazie a Bolt)

L'azienda cinese e la società estone lanciano il servizio di taxi a guida autonoma nel Vecchio Continente. Il loro arrivo, previsto nel 2026, sarà anticipato da una serie di prove su strada per testare la sicurezza dei veicoli senza conducente.

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Sembra proprio che il 2026 sarà l’anno in cui i cittadini europei inizieranno a vedere (e utilizzare) taxi senza conducente sulle strade delle principali città. Una conferma è arrivata nelle scorse ore con l’annuncio della partnership tra Pony.ai e Bolt.

L’accordo prevede il lancio di robotaxi nei mercati europei, integrando la tecnologia di guida autonoma SAE Livello 4 (hands-off, eyes-off) sviluppata dalla società cinese nella rete ride-hailing estone. L’arrivo di questi veicoli è previsto in diverse città UE e in altri Paesi europei a partire dal prossimo anno.

Si tratta della seconda collaborazione europea annunciata da Pony.ai in meno di un mese. Lo scorso 17 novembre, l’azienda di Guangzhou ha infatti chiuso un accordo con Stellantis per sviluppare e testare veicoli autonomi SAE Livello 4 sulla base della piattaforma “AV-Ready” del gruppo automobilistico italo-francese.

I primi veicoli di prova, basati sul Peugeot e-Traveller, saranno messi su strada in Lussemburgo nei prossimi mesi. Pur essendo incentrata sui veicoli commerciali leggeri, questa collaborazione pone le basi per applicazioni più ampie, che potrebbero coinvolgere servizi di mobilità autonoma sia per il trasporto di merci che di persone.

Perché Pony.ai vuole arrivare anche in Europa?

Non sono ancora state annunciate città specifiche né un calendario dettagliato, ma Bolt e Pony.ai hanno sottolineato che la priorità sarà data ai test reali, presumibilmente insieme a Stellantis.

L’obiettivo è quello di concentrarsi sull’effettiva sicurezza dei veicoli ma anche sull’esperienza utente prima di lanciare servizi completamente senza conducente.

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Un Peugeot e-Traveller, il veicolo utilizzato da Stellantis e Pony.ai per i test di guida autonoma

L’espansione europea di Pony.ai segue una strategia più ampia delle aziende cinesi nel settore della guida autonoma, che stanno intensificando test, apertura di sedi e accordi sui dati in tutto il continente.

Solo il mese scorso, Uber e la start-up Momenta hanno annunciato i test di robotaxi in Germania, mentre Lyft e Baidu pianificano un servizio simile nel corso del 2026, tra Germania e Regno Unito.

Una decisione maturata dopo segnali incoraggianti

La decisione di sbarcare in Europa arriva dopo solidi risultati finanziari. Il 25 novembre Pony.ai ha annunciato ricavi totali pari a 25,4 milioni di dollari, in crescita del 72% rispetto all’anno precedente, trainati da servizi di robotaxi e licenze tecnologiche. Attualmente l’azienda gestisce 720 robotaxi e circa 200 camion senza conducente nelle metropoli cinesi di Pechino, Guangzhou, Shanghai e Shenzhen.

“La crescita europea rappresenta un mercato promettente per la mobilità autonoma”, ha commentato James Peng, fondatore di Pony.ai. Prospettiva incoraggianti confermate da Markus Villig, CEO di Bolt, che ha aggiunto che “i veicoli autonomi trasformeranno il modo in cui persone e merci si muovono, e siamo orgogliosi di collaborare con Pony.ai mentre la società scala la sua tecnologia”.

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