Gli aerei Airbus sono sotto osservazione dalla stessa azienda costruttrice. Lo scorso 28 novembre, infatti, il costruttore europeo aveva pubblicato una Alert Operators Transmission (AOT) che richiedeva un intervento precauzionale immediato su alcuni aeromobili della famiglia A320 in servizio.
Airbus ha fornito un aggiornamento sullo stato di attuazione di queste misure nella flotta di aerei in servizio nelle varie compagnie in tutto il mondo.
Ebbene: su un totale di circa 6.000 aerei Airbus potenzialmente interessati al malfunzionamento, la grande maggioranza ha già ricevuto le modifiche necessarie.
—> Leggi della rivoluzione dei cieli di Airbus, l’aereo a corridoio singolo nel lungo raggio
Restano meno di 100 aeromobili su cui apportare le modifiche. In una nota, Airbus spiega si star lavorando «a stretto contatto con i propri clienti per supportare gli interventi necessari e garantirne il ritorno in servizio».
Nella nota arrivano anche le scuse di Airbus «per gli eventuali disagi e ritardi arrecati ai passeggeri e alle compagnie aeree in seguito a questo evento».
L’azienda ha poi ringraziato i propri clienti, le autorità, i dipendenti e tutti gli stakeholder coinvolti per il loro sostegno nell’implementazione delle misure adottate. Oltre naturalmente «per la comprensione dimostrata rispetto alla decisione di Airbus di porre la sicurezza al di sopra di ogni altra considerazione».
Aerei Airbus, il progetto per studiare l’impatto delle emissioni
Nei mesi scorsi, alla guida di un consorzio composto da 10 partner di 4 Paesi europei, Airbus ha avviato un progetto per studiare l’impatto delle emissioni non-CO₂ dell’aviazione sulla qualità dell’aria locale e sul clima.
Questo progetto – denominato Pacific – mira a colmare le lacune nella comprensione delle emissioni non-CO₂ dell’aviazione testando carburanti in condizioni controllate.
La ricerca si concentrerà sulla comprensione dei meccanismi di formazione della fuliggine durante la combustione del carburante.
Gli studiosi analizzeranno inoltre la quantità di particelle fini rilasciate a diversi regimi di potenza del motore. Così facendo perfezioneranno i metodi per stimarne l’impatto dalle prove a terra alle condizioni reali di volo. Infine, il progetto analizzerà gli effetti climatici complessivi di tali emissioni.
Con queste conoscenze, Pacific contribuirà a una valutazione costi-benefici solida dei diversi tipi di carburante, fornendo input fondamentali per la definizione di future norme in materia.
Il progetto aiuterà infine a definire nuove specifiche per i carburanti volte a ridurre l’impatto del settore aeronautico sul clima e sulla qualità dell’aria.
I principali attori industriali partner del progetto sono quattro. Airbus (coordinatore), Rolls-Royce Deutschland LTD & CO KG – Rrde Germania, Neste OYJ – NESTE, Finlandia e Rolls-Royce PLC – Rruk, UK.














