hotel-lusso

L’Italia guida la corsa europea degli hotel di lusso: investimenti in forte crescita e prospettive brillanti fino al 2027

Advertisement

L’Italia conquista la vetta dell’attrattività europea nel settore degli hotel di lusso. Con il 59% delle preferenze espresse da operatori e investitori internazionali, il nostro Paese supera nettamente Grecia (11%) e Portogallo (10%), e si afferma come il mercato più promettente per lo sviluppo del luxury hospitality nei prossimi tre anni. A confermarlo è lo studio “The Italian Luxury Hospitality: Time to Elevate?”, realizzato da Deloitte su oltre 900 professionisti del settore in Italia e all’estero.

Un risultato che certifica non solo la reputazione globale dell’Italia come destinazione d’eccellenza, ma anche la capacità del segmento lusso di diventare una delle asset class più redditizie dell’intero real estate alberghiero.

Gli hotel di lusso sono in espansione

Il sentiment degli operatori è fortemente positivo. Sette professionisti su dieci prevedono un aumento del fatturato medio del settore compreso tra il 6% e il 20% nel triennio 2025-2027.

«Gli hotel di alta gamma stanno vivendo una fase di crescita eccezionale», commenta Angela D’Amico, Partner e Real Estate Sector Leader di Deloitte. «Eleganza, performance e ritorni economici si fondono in un segmento che attira capitali e ridefinisce l’esperienza dell’ospitalità».

Italia leader per lo sviluppo: un vantaggio costruito su cultura e qualità

La maggioranza assoluta degli intervistati riconosce all’Italia un vantaggio competitivo unico: patrimonio culturale, eccellenza gastronomica, varietà paesaggistica e una consolidata tradizione nell’hospitality di alto livello.

Questo mix rende il Paese il target principale per futuri investimenti:

• il 70% degli operatori e investitori intende investire in Italia entro il 2027;

• solo il 5% esclude completamente questa possibilità.

La fiducia si traduce in aspettative economiche rilevanti: oltre la metà del campione prevede per il mercato italiano una crescita del fatturato tra il 6% e il 10%, mentre un ulteriore 25% stima addirittura incrementi superiori al 10%.

Investimenti milionari sugli hotel di lusso

Il segmento lusso si conferma uno spazio ad alta intensità di capitale.

Secondo la survey:

• 53% degli investitori prevede di allocare più di 100 milioni nei prossimi tre anni;

• 22% è disposto a superare i 200 milioni.

Si tratta di risorse necessarie per interventi complessi come il riposizionamento di strutture esistenti o la conversione di edifici storici, un trend in forte crescita nelle principali città italiane.

Dove investire: grandi città al top, ma crescono mare, laghi e montagna

Milano, Roma, Venezia e Firenze restano le destinazioni più attrattive. Le aree di mare e lago – Costa Smeralda, Costiera Amalfitana, Portofino, Lago di Como – continuano a rappresentare poli di lusso di livello internazionale.

In ascesa anche le località montane, in particolare nelle Alpi e nelle Dolomiti, dove l’offerta luxury sta aumentando. Più marginali, ma in progressiva crescita, le città secondarie, scelte da chi cerca mercati meno saturi.

Un elemento chiave riguarda le dimensioni delle strutture: gli operatori privilegiano hotel tra 31 e 50 camere, mentre gli investitori mostrano preferenze leggermente più elevate, tra 51 e 70 camere o tra 71 e 100 camere.

Fascia alta protagonista: il 68% degli investitori punta sul lusso

La strategia degli operatori si concentra sempre più sulla fascia premium.

La maggioranza degli investitori dichiara interesse verso:

• Top Luxury (13%)

• Premium (12%)

• Entry Level Luxury (16%)

• Upper Upscale (27%)

In totale, il 68% del campione punterà su prodotti high-end, un segmento che beneficia di una domanda internazionale capace di sostenere tariffe elevate.

Tariffe hotel di lusso in aumento del 21% entro il 2027

Il driver principale della crescita sarà il rialzo delle tariffe medie giornaliere (ADR).

• Gli operatori prevedono un aumento del 24% (da 780 a 970 euro).

• Gli investitori stimano una crescita del 17%, partendo da tariffe già più alte (1.045 euro).

Anche l’occupazione camere mostra trend positivi:

• operatori: dal 71% al 75%;

• investitori: dal 68% al 72%.

Food & Beverage: la nuova frontiera del valore

Il riposizionamento degli asset luxury passa sempre più dalla qualità dell’offerta F&B.

• Oltre il 70% del campione destinerà investimenti significativi al settore;

• circa il 24% del budget complessivo di riposizionamento sarà dedicato a F&B;

• il 94% degli intervistati considera strategica la partnership con chef o brand rinomati, un elemento distintivo nella ridefinizione del prodotto luxury.

Hotel di lusso: un settore pronto a crescere, tra opportunità e sfide

Il quadro tracciato da Deloitte conferma un mercato dinamico, con aspettative elevate e un forte appetito degli investitori. Ma il percorso non è privo di ostacoli: la disponibilità delle famiglie proprietarie a cedere o co-investire è spesso limitata, mentre la riqualificazione richiede una combinazione perfetta tra design, dimensionamento, location e politiche ESG.

Nonostante ciò, i numeri parlano chiaro: l’Italia è oggi il Paese che più di ogni altro incarna il futuro dell’hospitality di lusso in Europa.

Lascia un commento

*