Il dibattito sullo stop ai motori termici entro il 2035 è tornato al centro dell’agenda europea, con l’UE che ha aperto a possibili correttivi e deroghe rispetto al piano originario.
Un parziale dietrofront che, però, non sembra rallentare la trasformazione del mercato: i numeri delle immatricolazioni raccontano infatti un’Europa in cui le auto elettriche continuano a guadagnare terreno, mese dopo mese, consolidando il proprio ruolo nella transizione della mobilità.
BEV in crescita costante nel mercato europeo
Le auto elettriche a batteria proseguono la loro corsa nel Vecchio Continente. Secondo i dati di ACEA, l’associazione dei costruttori automobilistici europei, nei primi undici mesi del 2025, nell’Unione Europea sono state immatricolate oltre 1,66 milioni di BEV, con una crescita di circa il 28% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La quota di mercato ha raggiunto il 16,9% nel cumulato da gennaio a novembre, mentre nel solo mese di novembre ha superato il 20%, confermando un’accelerazione significativa nella parte finale dell’anno.

La spinta arriva soprattutto dai grandi mercati: Germania, Francia, Paesi Bassi e Belgio registrano incrementi a doppia cifra, segno che l’elettrico non è più un fenomeno di nicchia ma una scelta sempre più diffusa tra i consumatori.
Anche in Italia il percorso di crescita, seppur più graduale rispetto ai principali mercati europei, mostra segnali concreti. I numeri delle vetture BEV restano meno appariscenti, ma tra il 2024 e il 2025 la quota di mercato nazionale è aumentata di quasi due punti percentuali, passando dal 4,1% al 5,8%. Un progresso che conferma, anche se un po’ timidamente, come anche nel nostro Paese l’elettrico stia lentamente guadagnando spazio, nonostante ritmi ancora inferiori alla media europea.
Benzina e diesel arretrano (e non poco)
Di segno opposto, invece, l’andamento delle motorizzazioni tradizionali. Le immatricolazioni di auto a benzina e diesel continuano a calare in modo deciso, erose sia dall’avanzata dell’elettrico sia dalla crescente popolarità delle ibride.
Da gennaio a novembre 2025, le vetture a benzina hanno registrato un calo vicino al 19%, con una quota di mercato scesa al 27%, mentre il diesel ha subito una contrazione ancora più marcata, perdendo oltre il 24% e fermandosi intorno al 9%.
Il rallentamento coinvolge tutti i principali Paesi europei, con flessioni particolarmente evidenti in Francia e Germania. Un segnale chiaro di come il motore termico stia progressivamente perdendo centralità, indipendentemente dalle discussioni politiche sul 2035. Anche senza un bando immediato, il mercato sembra aver imboccato una prima, vera direzione del cambiamento.













