Guidatore scorretto - Jeep targata GJ879FB

Guidatore scorretto al casello: un classico da rientro

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Ma che bello tornare dalle ferie, ricarichi e rilassati. Se poi l’auto è aziendale, plugin, il driver magari è di quelli sensibili, ai temi della transizione e procede sorridente con se stessi ed il prossimo, in un fine giornata che chiude il viaggio accedento alla grande città.

E invece no, proprio ieri a fine giornata, saltando completamente le lunghe file al casello A4 di accesso su tangenziale milanese, la cosiddetta “barriera Milano Est” provenendo da direzione VENEZIA per procedere verso MILANO/TORINO/LAGHI, un automobilista ha maleducatamente preso d’assalto l’ultima fila di destra: apostrofando chi non lo faceva inserire in un modo che certo non è rispettoso di Codice Stradale e del prossimo.

Solo per la presenza in auto di minori, forse, qualcuno si è trattenuto e il soggetto ha potuto concludere la classica malefatta, in barba alle decine di file con molte auto e furgoni che procedevano lentamente.

Essendo l’auto in questione con porta-targa di uno dei maggiori noleggiatori, in Italia, potrebbe trattarsi di un (pessimo) guidatore dipendente con auto aziendale, speriamo connessa per tracciare le malefatte e sanzionare lo “stile” di guida da soggetto forse frustrato, per quanto la vita gli offre al momento di un viaggio estivo, che a quanto pare non si può sommare ai 15 minuti di coda per un casello: tanto da farlo andare fuori di testa.

Se così non fosse, è difficile trovare termini educati per definire certi soggetti, a quanto ci raccontano dei presenti.

Guidatore scorretto al casello: irruenza, maleducazione e nessuna sanzione?

Prima ha “battibeccato” con chi non lo faceva subito inserire ed al giungere dell’ultima auto entrante a casello, saltando del tutto la lunga fila delle molte di quel momento, ha messo di traverso la sua vettura e direttamente rivolto, con tono da film sulla malavita, più di una minaccia (“Togliti dai xxxxx, eccetera…).

Al ribattere sulla furberia, ha alzato ulteriormente il livello appoggiando l’auto in un paio di occasioni, fino a piegare il retrovisore e toccare un’appendice altrui, per poi non sentire ragione e sfruttare il momento di discussione: tagliata del tutto la strada prendendosi, rubando, il posto al casello.

Il brutto, per il condicente italiano di auto a noleggio, che altri notati nella medesima situazione di furberia o errore, durante questi weekend di traffico d’agosto, magari guidatori non italiani ma certo meno maleducati e pericolosi in strada, hanno pacatamente atteso “un buco” concesso da qualcuno e ringraziato con la mano. Buon viso a cattivo gioco, forse, ma senza sbalzi di umore, cattivi esempi e rischi.

Ovviamente poi, al verde del casello pagato, il driver aziendale senza Telepass ma che aveva inizialmente preso tali corsie, della Suv plugin in questione buttatasi in mezzo alla coda per i pagamenti contanti o carte, ha infranto ogni limite di velocità partendo e procedendo “a manetta” senza rispetto delle altre vetture.

Ma è stato visto digitalmente, essendo le auto connesse sature di telecamere e connettività, con anche registrazioni probabilmente.

Speriamo qualcuno possa prendere quantomeno minimi provvedimenti interni, visto il tanto comunicare di valori e target nel mondo flotte, ma una sostanza che per questo caso, se di driver aziendale si parlasse, li demolisce tutti: dalle policy aziendali a quelle di civiltà e, forse, sulla salute (propria) e la sicurezza.

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