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Monopattini, scatta l’obbligo di targa: anche la micromobilità entra nel Codice della strada

Nuove regole per la sicurezza urbana: targa adesiva obbligatoria, casco in arrivo e fine dell’anonimato per i veicoli leggeri. Il Ministero promette costi sostenibili

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Non basta più un casco e un po’ di equilibrio per circolare in città su un monopattino: ora serve anche una targa. Il nuovo Codice della strada, approvato nel solco di una mobilità urbana sempre più complessa, segna un giro di vite deciso anche per la micromobilità elettrica.

È un cambio di paradigma. Per anni i monopattini sono stati simbolo di libertà, agili alleati contro traffico e smog, capaci di infilarsi in spazi stretti e percorsi brevi. Ma insieme alla loro diffusione sono cresciute anche le criticità: incidenti, infrazioni impunite, comportamenti scorretti resi possibili da un vuoto normativo.

E così, anche i conducenti su due ruote leggere dovranno adeguarsi. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ufficializzato l’obbligo della targa adesiva non rimovibile, applicabile sul parafango posteriore o sul piantone dello sterzo, ben visibile e a un’altezza regolamentata. Sarà composta da sei caratteri alfanumerici e conterrà l’emblema della Repubblica e la dicitura “M.E.F.” (Ministero dell’Economia e delle Finanze).

Una novità che ha già sollevato curiosità, domande e qualche malumore. Ma l’intento, dicono dal Ministero, è chiaro: “Non si tratta di penalizzare, ma di regolamentare. Garantire sicurezza a chi guida e a chi condivide gli spazi urbani.”

Stop all’anonimato: arriva la targa per i monopattini

Oggi, chi guida un monopattino può sfrecciare su marciapiedi o strade senza che sia possibile identificarlo. Di fatto, un mezzo senza targa è un mezzo “fantasma”: impossibile da sanzionare in caso di infrazione o incidente. E i numeri iniziano a preoccupare.

Con il nuovo obbligo, sui monopattini ogni targa sarà personale, legata al conducente e non al veicolo. Un modo per responsabilizzare chi sceglie la mobilità dolce, mantenendo il principio di accessibilità ma con regole condivise.

Non solo targa: torna il casco

La targa è solo uno dei tasselli di un mosaico più ampio. Il casco tornerà obbligatorio, a prescinderei da età del conducente e contesto. E, in futuro, si potrebbe parlare anche di assicurazioni obbligatorie e limiti più severi.

Per ora, i costi della targa restano da definire, ma il Mit garantisce che saranno “sostenibili”. L’auspicio è quello di evitare un effetto boomerang, scoraggiando chi usa il monopattino per necessità quotidiane, spesso economiche.

Come ogni cambiamento, anche questo divide. C’è chi lo vede come una mossa necessaria per ridurre il caos nelle città e chi teme una stretta eccessiva su una mobilità giovane, sostenibile, spesso l’unica alternativa all’auto nei centri urbani congestionati.

Ma una cosa è certa: la stagione dell’anonimato è finita. I monopattini non sono più un gioco, ma veri e propri veicoli. E in strada, le regole valgono per tutti.

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