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Qromo debutta nell’issuing: l’intervista a Francesco Basile

Basile, classe 1995, fonda nel 2020, in piena emergenza pandemica, l'azienda oggi unicum nella digitalizzazione del settore food retail e horeca

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Una passione innata per la tecnologia: è questo che spinge Francesco Basile, classe 1995, a fondare nel 2020, in piena emergenza pandemica, Qromo, un’azienda che offre soluzioni digitali per il settore food retail e horeca.

L’imprinting tecnologico arriva presto nella vita di Francesco. È il 2007, ha solo 12 anni, ma l’uscita del primo iPhone rappresenta una scintilla decisiva: «Mi ha affascinato al punto che ho cominciato a sviluppare app da autodidatta. Da lì è partito tutto.»

Con il tempo, la sua attenzione si sposta dallo sviluppo software al prodotto in sé, in particolare agli accessori per smartphone e tablet. Terminato il liceo scientifico, Basile non perde tempo: fonda subito la sua prima società, specializzata nella consulenza per lo sviluppo di prodotti di elettronica di consumo, con un focus sul B2B e sui progetti di loyalty. Nel 2017 firma uno speaker bluetooth a forma di barattolo di Nutella per Ferrero, vincendo il premio europeo come miglior prodotto loyalty. Quel progetto lo porta in Cina, dove vive per due anni e mezzo. È lì che scopre una digitalizzazione avanzatissima: «Ordinavo e pagavo al ristorante con un QR code, senza dire una parola. Sembrava il futuro.» Quando la pandemia lo riporta in Italia, decide di mettere a frutto quell’esperienza: nasce Qromo, piattaforma per digitalizzare ordini e pagamenti nel mondo food & beverage.

All’inizio regala la piattaforma a una ventina di locali, ma si scontra con la scarsa reattività del settore. Così prende una decisione radicale: compra un bar e ci lavora per un anno. «Ho capito che il vero problema era la frammentazione: troppi fornitori, zero integrazione.»

La svolta di Qromo: semplificare tutto

Da lì arriva l’intuizione che cambia tutto. Nasce così la nuova Qromo, una soluzione all-in-one che unisce in un solo sistema gestionale, pagamenti, prenotazioni, menu digitale, delivery e tanto altro. “Basta fornitori diversi: con noi in dieci minuti sei operativo e spendi 1.200 euro l’anno, invece di 15-20 mila.”

Verso Milano-Cortina 2026

Una visione che guarda già al futuro e agli eventi globali. «Le Olimpiadi sono emblematiche. Saremo presenti, molto probabilmente nei bar dell’area stampa tra Rho Fiera e Allianz MiCo. Il nostro sistema è già attivo in fiere ed eventi dove le casse fisiche sono state eliminate: un modo per ottimizzare costi e risorse, soprattutto dove il personale scarseggia.»

Ma il ritardo nella digitalizzazione non è solo italiano. «In Germania, i pagamenti elettronici sono sotto il 30%. In Italia siamo attorno al 50%, con il Nord che traina. I giovani sono la chiave: sono nati digitali, non conoscono il contante. La transizione sarà inevitabile. E se non ti adatti, vieni tagliato fuori.»

Più efficienza e profitti con Qromo

L’impatto economico è concreto: «Con Qromo, un locale può risparmiare fino a 15.000 euro l’anno. La nostra piattaforma automatizza tutto: dal menu, che si aggiorna in tempo reale, fino alla traduzione in oltre 50 lingue, aggirando la barriera linguistica. Offriamo un’esperienza d’acquisto fluida, che aumenta lo scontrino medio grazie a dati e fidelizzazione.»

In vista delle Olimpiadi, l’effetto moltiplicatore sarà enorme: «Anche solo un +2-4% sulle vendite può valere milioni. Ma l’innovazione vera è ancora scarsa: la maggior parte degli appalti è nelle mani di grandi gruppi lenti a cambiare. Un’eccezione è contraddistinta da una delle realtà di ristorazione collettiva più grande italiana, con la quale abbiamo un progetto di digitalizzazione attivo

Non una startup, ma un’azienda solida

«Qromo non è una startup. È un’azienda solida, profittevole, che cresce del 30-40% mese su mese. Non bruciamo capitale, non chiediamo finanziamenti per sopravvivere: generiamo valore. Solo questo mese abbiamo gestito oltre 8 milioni di euro in transato. Lavoriamo all’interno di realtà come Juventus, Fiera di Milano, Fiera di Rimini. E abbiamo in programma un piano editoriale post-estivo per valorizzare meglio queste partnership: perché se ci hanno scelto loro, qualcosa vorrà dire.»

Allora perché viene ancora percepita come tale? «Colpa nostra: non abbiamo comunicato bene. Ci siamo sempre concentrati sul prodotto. Ora vogliamo raccontare meglio chi siamo e cosa facciamo. Anche questa intervista nasce da questa volontà.»

Il modello Qromo: snello e scalabile

Qromo è un’azienda da 12 persone e non per caso. «Non abbiamo venditori, né amministrazione. Tutto è automatizzato. Se avessimo seguito i modelli tradizionali, saremmo falliti. Vogliamo restare snelli: usare la tecnologia non solo per ottimizzare i processi dei nostri clienti, ma anche i nostri.»

La nuova frontiera: carte aziendali e pagamenti B2B

Oggi Qromo gestisce direttamente i pagamenti dei merchant ed è prossima a lanciare una propria soluzione di issuing: carte aziendali virtuali o fisiche, gratuite per i clienti. «Si possono assegnare a dipendenti con limiti personalizzati e categorie d’uso definite. Tutto è tracciato, tutto è immediato.»

Il vantaggio? «Accesso diretto alla liquidità: incassi, fatturi e puoi già spendere. Senza attendere bonifici. È una gestione aziendale fluida, efficiente, anche per grandi reti di agenti.»

Per saperne di più consulta il sito web.

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