Le rotaie francesi scricchiolano, e non per il passaggio di un treno. Stavolta è il rumore dello scontro sociale che risuona in tutte le stazioni: la SNCF, colosso ferroviario nazionale, è alle prese con uno sciopero a staffetta che minaccia di paralizzare il Paese proprio nel cuore del ponte del V-Day, l’8 maggio, giornata di festa nazionale che ricorda la fine della Seconda guerra mondiale.
A proclamare la mobilitazione sono state sigle storiche come CGT-Cheminots e Sud-Rail, che denunciano una lunga lista di malesseri: condizioni di lavoro peggiorate, orari instabili, riconoscimenti economici ridotti al minimo, e soprattutto la preoccupazione per il futuro del trasporto merci pubblico, Fret SNCF, destinato – secondo i sindacati – a essere svenduto e smantellato in nome della liberalizzazione.
Sette giorni di sciopero treni in Francia
Il calendario dello sciopero è pensato per massimizzare l’impatto, senza chiamare tutti i lavoratori alla mobilitazione nello stesso momento.
Ecco le tappe principali:
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5 maggio: si fermano i ferrovieri delle stazioni (vendita biglietti e assistenza clienti).
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6 maggio: è il turno del personale tecnico e del materiale rotabile.
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7 maggio: sciopero dei macchinisti, cuore pulsante del servizio.
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9, 10 e 11 maggio: si aggiungono i controllori, aggravando le difficoltà per i passeggeri in partenza per il ponte.
Il momento non è casuale: in tanti approfittano della festività dell’8 maggio per viaggiare, e il rischio di treni soppressi o stracolmi è concreto.
Le richieste dello sciopero: più soldi, più dignità
Tra le rivendicazioni più sentite:
- 100 euro netti in più al mese per i controllori
- Un aumento dei premi di trazione per i macchinisti
- Maggiore stabilità negli orari e nei turni
- Chiarezza sul futuro della filiera merci pubblica, Fret SNCF, che i sindacati vogliono salvare dalla privatizzazione
La risposta della direzione non si è fatta attendere:
“Uno sciopero irresponsabile, il cui costo per l’azienda è spesso superiore agli aumenti richiesti”, ha dichiarato duramente un portavoce della SNCF.
Il ministro dei Trasporti Philippe Tabarot invita invece al dialogo e alla “responsabilità”, per non compromettere un momento di festa nazionale.
Caos in vista: cosa fare se si viaggia con i treni?
La SNCF ha assicurato aggiornamenti regolari tramite i suoi canali ufficiali e invita i viaggiatori a verificare costantemente lo stato dei propri treni. Non tutti gli avvisi di sciopero portano a una reale interruzione del servizio, ma la prudenza è d’obbligo.
Chi ha prenotato un viaggio tra il 5 e l’11 maggio deve prepararsi a cambi di programma, ritardi, cancellazioni — e probabilmente a code e affollamenti, anche sui treni che circoleranno regolarmente.