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Snam guida la transizione con l’intelligenza artificiale

Lunedì 6 maggio l'azienda ha presentato il primo Innovation Plan stanziando 400 milioni di euro per l'innovazione

Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, compie un nuovo passo nella propria trasformazione verso la sostenibilità e l’efficienza, presentando il suo primo Innovation Plan, il documento che completa la trilogia strategica del Gruppo insieme al Transition Plan (ottobre 2024) e al Piano Strategico 2025–2029 (gennaio 2025). L’obiettivo è chiaro: affrontare le sfide complesse della transizione energetica attraverso un sistema integrato di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale.

«L’innovazione è una leva strategica per affrontare le complessità del nostro tempo – ha dichiarato l’AD Stefano Venier – e per gestire insieme gas, biometano, idrogeno e CO₂, componenti essenziali della transizione energetica».

Per farlo i team di Snam ha dovuto confrontarsi con due fenomeni convergenti e divergenti a un tempo: l’intelligenza artificiale e il processo di decarbonizzazione. Se infatti da un lato l’AI può dimostrarsi un’alleata per l’ottimizzazione dell’energia, dall’altro sappiamo che si tratta di soluzioni tecnologiche energy intensive.

Di fronte alla sfida odierna che chiede di far coesistere in maniera prolifica i due aspetti, Snam si è posta la domanda che tutto il mondo prima o poi dovrà porsi: cosa fare di questo elefante nella stanza?

Un piano da 400 milioni per la transizione energetica

L’Innovation Plan prevede 400 milioni di euro di investimenti in innovazione entro il 2029, di cui 338 milioni destinati a proven innovation (tecnologie già pronte per il mercato) e 62 milioni a explorative innovation (tecnologie emergenti). Questo approccio duale permette di conciliare affidabilità operativa e apertura verso soluzioni pionieristiche ad alto potenziale.

Attraverso le proven innovations, Snam punta su soluzioni tecnologiche pronte all’uso, scalabili e affidabili, già rodate sul mercato. Il fulcro di questo approccio è rappresentato da SnamTEC, il programma di innovazione dedicato alle operation, attivo dal 2018 e sviluppato in circa 50 progetti. Da questo programma è nata l’Asset Control Room, una piattaforma digitale che, grazie anche all’impiego dell’Intelligenza Artificiale, consente a oltre 2.000 dipendenti di monitorare e gestire da remoto, anche tramite dispositivi mobili, asset fisici e 47 processi aziendali end-to-end.

Sul fronte della explorative innovations, Snam esplora un ampio ventaglio di tecnologie emergenti e idee innovative, che spaziano dalle nuove applicazioni dell’AI alle cleantech per la produzione, l’utilizzo e la trasformazione di molecole a basso impatto carbonico.

Il T.LAB, piattaforma di collegamento tra proven ed explorative innovation, ha il compito di selezionare, sviluppare e implementare le tecnologie operative più promettenti tra quelle analizzate.

Tra i progetti in fase di studio presso il T.LAB, Snam segnala: un rilevatore di metano basato su tecnologia iperspettrale per identificare con precisione perdite di gas su scala industriale; sensori avanzati per il monitoraggio meteo marino già in uso presso i rigassificatori di Panigaglia e Ravenna; scanner laser per osservare la biodiversità dopo interventi di ripristino vegetazionale; valvole a zero emissioni telecomandate e senza necessità di sostituzione; e infine, progetti mirati al perfezionamento dei sistemi elettrolitici per ridurre i costi della produzione di idrogeno verde e accelerare così la crescita del relativo mercato.

Snam: intelligenza artificiale e robotica per il monitoraggio

L’AI è già integrata nel 15% degli applicativi di Snam e si punta ad arrivare al 40% entro cinque anni. Dall’analisi predittiva dei dati alla gestione degli asset, fino ai gemelli digitali in realtà virtuale per test e formazione, la digitalizzazione coinvolge il 100% dei principali processi operativi.

Tecnologie come droni, satelliti, robotica avanzata e sensori intelligenti sono già impiegate per la leak detection, il monitoraggio ambientale e la sicurezza delle infrastrutture. Un esempio di eccellenza è il robot impiegato sul Ponte San Giorgio, capace di scattare 70.000 immagini per analizzare nel tempo lo stato dei materiali.

Tra le tecnologie emergenti in fase di sviluppo ci sono il methane detector iperspettrale, sensori marini installati nei rigassificatori di Panigaglia e Ravenna, valvole a zero emissioni controllabili da remoto, e nuove soluzioni per la produzione efficiente di idrogeno verde.

L’ecosistema dell’innovazione Snam: persone, startup e università

L’Innovation Plan è costruito su un modello people-centric, orientato al continuo aggiornamento delle competenze e al superamento dei gap generazionali. Iniziative come Centrale delle Idee, HyAccelerator, Innova.Lab e T.LAB promuovono la contaminazione con l’ecosistema esterno, coinvolgendo startup, università, centri di ricerca e stakeholder industriali.

Iniziative come Centrale delle Idee, HyAccelerator, Innova.Lab e il Decarbonisation Research Program supportano attività di ricerca e sviluppo, scouting e sperimentazione in collaborazione con startup, acceleratori, università e risorse interne. Questo filone innovativo, strutturato in oltre 35 progetti, affronta temi che vanno dall’idrogeno al carbon capture, utilization and storage (CCUS), fino allo sviluppo di tecnologie per il Long Duration Energy Storage (LDES) e strumenti digitali d’avanguardia, come l’intelligenza artificiale generativa, la robotica e il calcolo avanzato. L’obiettivo è testare e promuovere soluzioni ad alto potenziale, non ancora pronte per l’industrializzazione, da integrare — quando possibile — nel core business dell’azienda.

Solo nel 2024 sono state valutate oltre 4.000 startup, con una decina di soluzioni già in fase di adozione operativa.

Snam verso la transizione e il mercato europeo del gas

Nel contesto geopolitico attuale, con la riduzione delle importazioni di gas russo, Snam lavora per garantire la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e sviluppare un mercato unico europeo del gas, con progetti in Germania e Austria. L’obiettivo finale è l’abbattimento delle emissioni del 150% entro il 2029, grazie a tecnologie a impatto zero e all’ottimizzazione dei combustibili.

«Il nostro obiettivo non è solo adattarsi al cambiamento, ma guidarlo», ha concluso Venier. Con un piano strategico aggiornato ogni due anni e una roadmap sempre più integrata, Snam si conferma protagonista della trasformazione energetica europea.

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