deducibilità rimborsi spese di trasferta dipendenti 2025

Spese di trasferta 2025, i Conguagli con storno

Advertisement

Il nuovo Dl fiscale in vigore da giugno 2025 vede alcuni chiarimenti con modifiche sulle trasferte dei dipendenti e relative spese sostenute, con efficacia da 1 gennaio 2025.

Ne abbiamo già dettagliato, su Missionline.it. Le imprese ora, nei conguagli fiscali e contributivi, possono mettere in esenzione i rimborsi di spese all’estero per trasferte anche senza pagamento tracciabile.

Prima di questo nuovo decreto, il datore di lavoro potrebbe aver fatto diverse scelte, secondo le regole 2025 per come erano annunciate. Le spese sostenute in contanti, potrebbero essere state rimborsate in cedolino assoggettandole a imposte e contributi. Oppure potrebbero essere state “lordizzate” per neutralizzare costi fiscali e contributivi.

Vantaggi e conguagli per le spese di trasferta all’estero

Ora, dopo i chiarimenti di giugno 2025, sapere esenti le spese in contanti all’estero per una trasferta aziendale, potrebbe dare vantaggi. Vediamo i due casi, con operazioni di conguaglio che si eseguono già dal primo mese utile, a fine anno, o a cessazione del rapporto di lavoro.

Nel primo caso, in busta paga serve uno storno in trattenuta delle voci di spese rimborsate imponibili e l’inserimento dei rimborsi netti. In questo modo si riducono imposte e contributi, a carico di dipendente e azienda, con benefici netti.

Nel secondo caso invece si generano, con il conguaglio, voci di rettifica in trattenuta per le spese lordizzate e in competenza per le nuove spese nette. Senza effetti sul netto dipendente, ma con recupero di alcuni costi contributivi azienda.

Lascia un commento

*