tassa di soggiorno barcellona 2025

Tassa di soggiorno a  Barcellona: tariffe, normative e novità 2025

Quanto costa la tassa di soggiorno a Barcellona nel 2025? In attesa di novità a partire dall'1 ottobre, ecco quanto costa alloggiare nella città catalana in questa primavera ed estate 2025.

Sì, viaggiare, ma nell’organizzare la propria trasferta – che sia di lavoro o di piacere – bisogna sempre e comunque avere a che fare con una spesa che non dipende proprio da noi. Parliamo della tassa di soggiorno che cambia di città in città in Italia, ma anche in Europa. E se state andando a Barcellona, sappiate che di recente ci sono stati degli innalzamenti delle tariffe e altri potrebbero arrivare nel corso di quest’anno, visto che la Spagna sta “lottando” contro l’overtourism.

Vediamo in questo articolo a quanto ammonta la tassa di soggiorno a Barcellona, qual è la normativa in merito e in generale tutto quello che bisogna sapere prima di partire.

Cos’è la tassa di soggiorno e perché si paga

La tassa di soggiorno a Barcellona è una tariffa giornaliera che si aggiunge al costo dell’alloggio. È prevista dalla Generalitat de Catalunya e dal Comune di Barcellona, e viene riscossa direttamente dalla struttura in cui si pernotta. Come per la tassa di soggiorno in Italia, i fondi raccolti vengono destinati a promuovere il turismo responsabile, migliorare infrastrutture e trasporti e sostenere eventi culturali e progetti ambientali.

Tariffe tassa di soggiorno a Barcellona: novità 2025

La tassa di soggiorno a Barcellona è, in questo momento, suscettibile di diversi cambiamenti. Il primo c’è stato già lo scorso anno quando, all’inizio di ottobre, si è passati da 5 euro al giorno a 7.50 euro come importo massimo (che come vedremo, ovviamente, dipende da dove si alloggia e per quanto giorni).

Un altro aumento, fino a 12 euro a notte, nel caso più alto, è stato proposto di recente e sarebbe dovuto partire dall’1 maggio 2025, ma, al momento in cui scriviamo, come si può leggere sul sito dell’Agència Tributària de Catalunya, ogni novità è stata bloccata dal Governo che ha momentaneamente fatto marcia indietro. Chi viaggerà in questa primavera ma anche in questa estate potrà considerare le tariffe di tassa di soggiorno che indicheremo nel paragrafo successivo.
Novità invece ci saranno a partire dall’1 ottobre 2025, di cui vi terremo aggiornati.

Ricordiamo, quindi, che l’importo varia in base alla tipologia di struttura ricettiva e si somma tra tassa regionale (Generalitat) e tassa comunale (Comune di Barcellona).

Vediamo a quanto ammonta al momento.

Tariffe della tassa di soggiorno a Barcellona (fino al 30 settembre 2025)

Come dicevamo, fino al 30 settembre 2025, le tariffe della tassa di soggiorno a Barcellona saranno le seguenti.

Hotel 5 stelle / Gran Lusso / Campeggi di lusso:

  • Tassa Generalitat: 3,50 euro
  • Recargo comunale: 4 euro
  • Totale: 7,50 euro a notte per persona

Hotel 4 stelle e 4 stelle superior:

  • Tassa Generalitat: 1,70 euro
  • Recargo comunale: 4 euro
  • Totale: 5,70 euro a notte per persona

Appartamenti turistici (inclusi Airbnb):

  • Tassa Generalitat: 2,25 euro
  • Recargo comunale: 4 euro
  • Totale: 6, 25 euro a notte per persona

Altri alloggi (hotel 3 stelle o inferiori, ostelli, campeggi standard, rifugi, agriturismi):

  • Tassa Generalitat: 1 euro
  • Recargo comunale: 4 euro
  • Totale: 5 euro a notte per persona

Passeggeri di navi da crociera:

Soste superiori a 12 ore:

  • Tassa Generalitat: 3 euro
  • Recargo comunale: 4 euro
  • Totale: 7 euro a notte per persona

Soste di 12 ore o meno:

  • Tassa Generalitat: 2 euro
  • Recargo comunale: 4 euro
  • Totale: 6 euro a notte per persona

Da ricordare: la tassa di soggiorno è da pagare per un massimo di 7 notti consecutive per ogni soggiorno.

Chi è esente dalla tassa di soggiorno a Barcellona?

Non tutti i viaggiatori devono pagare la tassa di soggiorno. Ecco chi attualmente è esente dal farlo:

  • minori di 17 anni: sono sempre esenti dal pagamento della tassa;
  • accompagnatori di persone con disabilità riconosciuta al 33% o più: purché sia documentata con certificato valido;
  • chi è Barcellona per motivi di salute e alloggia in strutture sanitarie: l’esenzione è sia per la persona che non sta bene che per l’accompagnatore, purché provvisto della documentazione medica;
  • soggiorni di emergenza causati da eventi eccezionali o calamità.

Da sapere: per avere l’esenzione, bisogna sempre presentare i documenti giustificativi al momento del check-in. Le strutture possono richiederne una copia o fotocopia.

Come si paga la tassa di soggiorno a Barcellona?

Il pagamento della tassa di soggiorno avviene direttamente presso la struttura ricettiva:

  • hotel, appartamenti turistici e ostelli: la tassa viene aggiunta al conto e saldata al momento del check-out o contestualmente alla prenotazione;
  • airbnb o simili: il pagamento della tassa può avvenire online, direttamente in fase di prenotazione, se la piattaforma lo prevede;
  • crociere: chi si trova in questa situazione, in realtà non deve pensare alla tassa di soggiorno perché l’importo è incluso nel costo del pacchetto turistico, gestito direttamente dalla compagnia.

La struttura è obbligata per legge a riscuotere la tassa e a versarla alle autorità competenti. In caso di dubbi, è consigliabile verificare in anticipo al momento della prenotazione.

Barcellona vs altre città spagnole: le differenze sulla tassa di soggiorno

Barcellona non è l’unica città spagnola ad applicare una tassa di soggiorno, ma è sicuramente quella con le tariffe più alte e una regolamentazione più articolata.

Com’è la situazione nelle altre città spagnole? Vediamone qualcuna.

Madrid è una delle poche capitali europea che finora non ha introdotto la tassa di soggiorno: la città, da questo punto di vista, è sicuramente più abbordabile. 

Quanto a Valencia, ha approvato l’introduzione di una tassa di soggiorno nel 2023, ma l’entrata in vigore è stata rinviata. Si prevede un importo tra 0,50 e 2 euro a notte, a seconda della categoria della struttura, ma la sua applicazione sarà facoltativa per i comuni.

Isole Baleari (Maiorca, Ibiza, Formentera, Minorca): qui esiste una “ecotassa” (Impuesto de Turismo Sostenible), in vigore dal 2016. Gli importi variano da 1 a 4 euro a notte, con sconti del 50% a partire dall’ottavo giorno di soggiorno.

In Andalusia e Paesi Baschi al momento non si applica alcuna tassa turistica regionale, anche se alcune città potrebbero proporla in futuro.

Se hai in programma un viaggio a Barcellona, ricorda che la tassa di soggiorno è un piccolo costo che può fare la differenza, soprattutto nei soggiorni più lunghi. Tieniti aggiornato sulle normative, soprattutto in vista dei cambiamenti previsti per ottobre 2025.

 

  Condividi:

Lascia un commento

*