Nota, apprezzata e coerentemente evoluta: la Passat che Volkswagen propone in questa nona generazione con motorizzazione eHybrid trova largo spazio di gradimento, nel mondo delle flotte aziendali. Sia tra i driver, sia tra i fleet manager che, non a caso, la nominano spesso tra le papabili di premio ai nostri MissionFleet Awards.
Alla prova abbiamo la versione Business DSG 204CV: combinata che accontenta a pieno, ma senza eccessi, la fiscalità sui fringe benefit, certe politiche aziendali e i gusti. Quelli di chi, al volante non è “elettro-Suv-compatibile” ma ha invece visto evolvere in coerenza alle esigenze del mercato europeo, questa wagon. Sin dagli anni Settanta, non a caso è il modello più venduto di sempre, per il marchio, dopo Golf.

Tecnica e Tecnologia ben fruibili
Che rileva, oggi, non è solo l’estetica razionale, efficiente, pulita ma moderna. Con quel tocco di tecnologia nell’illuminazione 3D Matrix led a enfatizzare la dimensione orizzontale. Nemmeno la lunghezza, arrivata ai 4,9 metri, per offrire ampio spazio e volume di carico.
Nelle flotte conta molto il livello di elettrificazione e questa, è una plug-in che annienta quasi certi modelli dalle prestazioni inferiori, grazie a un’autonomia a 0 emissioni di circa 135 km, con ricariche volendo ad alta velocità, per rimettere l’indicatore della batteria da 19,7 kWh a fondo scala in meno di mezz’ora.

E se in azienda si è ben messi avendola in car-list, in quanto a emissioni dichiarate e imposte, anche nella pratica dei costi di gestione si contano ottimi consumi reali. Da noi letti migliori dei 20 km/l in uso misto, per non dire a piede pesante, senza ricaricare: cosa da non fare ma che questa motorizzazione nel caso perdona, funzionando sempre “alla hybrid” con massima priorità all’elettrico, in ogni circostanza. Ovviamente, il driver non può ignorare le dovute ricariche, specie se è supportato per farle dall’azienda.
Al netto di questo, che massimizza la scelta plug-in riducendo a valori esigui il consumo di benzina, dichiarato sotto il litro e mezzo per 100 km secondo le nuove e più rigide omologazioni (Euro 6EB, che impongono a tutte le Phev di procedere più tempo con la propulsione termica), è difficile dirle “no” quando ce la si vede proporre come auto aziendale, per soddisfare chi viaggia con più passeggeri e o con più carichi, apprezzando lo stile wagon.

Spazio, Dotazioni e Prestazioni
Il bagagliaio va da 510 a 1.770 litri: esteso, modulare e pieno di utili supporti, come anche sono ben congeniati e fruibili i vani in abitacolo. Nulla delude, in termini di ordine, materiali, qualità percepita e anche dotazioni. Perché se le finiture e alcuni comandi vanno secondo gusti, le regolazioni fisiche e la connettività accontentano tutti. Con varie prese Usb, ricarica wireless 45W e l’Infotainment MIB4 su touch 12,9”: parente stretto delle native elettriche Volkswagen, è molto “capace” e configurabile, se lo si sfrutta. Dovuto, solo un apprendimento iniziale per funzioni che poi gratificano e supportano, come la navigazione connessa con aiuti per le ricariche e il mantenimento, o alcune animazioni grafiche. Il tutto, volendo, con l’assistenza vocale di IDA.
In viaggio, al driver la scelta di 4 driving-mode e una ricca visione grafica, sul Digital Cockpit Pro 10,2”, ma è la sicurezza data dai molti Adas il primo must di una company-car a certi livelli. Con automatismi e piena tutela autostradale, oltre che per manovre, parcheggi assistiti e cura degli utenti deboli sulla strada, con tanto di pieni voti agli ultimi test EuroNCAP. Il comfort è l’altro must, qui garantito dalla selleria ergoActive a 14 regolazioni, con massaggio, dal clima modulabile su tre zone, un setting morbido e anche l’insonorizzazione.

Non si va certo “a correre” con questa wagon, pur agile da condurre in relazione al volume. Spinta dall’evoluto 1.5 TSI 4 cilindri turbo 150CV, a ciclo Miller con pressione benzina di 350 bar, combinato all’elettrico da 85 kW: per 204 CV totali in trazione anteriore. È quel che basta nella quotidianità, senza stress nel traffico anche per chi siede dietro, ma poi fidata qualora capiti di dover spingere brevemente, entro i limiti. Con pieno appoggio e la sonorità viva di certe cambiate a giri alti, offerte dal DSG a sei rapporti, se volute.
Tolto ogni dubbio per la bontà hardware scelta a Wolfsburg e il degno corredo, non solo di accessori e tutele ma anche software, la complementarità effettiva al plug-in con questa Passat si estende, rispetto a quanto conosciuto solo poco tempo fa. Certo, in azienda serve poi anche far quadrare al meglio canoni noleggio e Tco: in questo, la Casa stessa attraverso la propria captive propone supporti ad-hoc per i fleet-manager e soluzioni utili, partendo da un listino di 55.700 euro, per questa eHybrid capace di rinvigorire la forza storica del modello e delle wagon stesse.

Scheda Tecnica
Modello in prova: 1.5 TSI eHybrid Business DSG 204CV
Carrozzeria: Wagon 5 Porte / 5 Posti
Misure: 4,92 / 1,85 / 1,52 m – Passo 284 cm
Massa: 1.838 kg
Bagagliaio: 510 – 1.770 l
Motori: 4 cil. 1.498 cc TSI Evo2 (benzina) + HEM80 Evo (elettrico)
Alimentazione: ibrida Plug-In (PHEV)
Potenza e coppia combinate: 204 CV a 5.500 giri/min – 350 Nm
Serbatoio: 45 litri
Batteria: 19,7 kWh 96 moduli
Ricarica: 11 kW AC / 50 kW DC
Trazione: anteriore
Cambio: automatico a 6 velocità, DQ400e Evo
Velocità max: 220 km/h
0-100 km/h: 8,1 secondi
Emissioni CO2 (Wltp comb. Euro 6EB): 29-35 g/km
Consumi (Wltp comb. Euro 6EB): 1,3-1,5 l/100 km














