L’intelligenza artificiale prenota le camere di hotel, trasformando silenziosamente il modo in cui i viaggiatori pianificano, scelgono e pagano i loro soggiorni.
Questo “commercio agentico” 2.0 può aiutare anche gli hotel a prendere le giuste decisioni in tema di vendite. Per chi non lo sapesse qusta espressione – o agentic commerce – descrive sistemi di intelligenza artificiale in grado di pianificare, decidere e agire per conto degli utenti. In aggiunta, gestiscono prenotazioni di dall’inizio alla fine del viaggio.
Allo stato attuale, la tecnologia dei motori di risposta e nel commercio al dettaglio rimangono in gran parte “assistive” e non autonome. Quindi non sono in grado di guidare le decisioni e raramente riescono a completare le transazioni.
Per il settore alberghiero, l’opportunità risiede nell’apertura di dati strutturati e API in modo che gli agenti possano trovare, comprendere ed effettuare transazioni direttamente con gli hotel. In pratica: l’intelligenza artificiale prenota le camere di hotel.
Intelligenza artificiale hotel, le prenotazioni
L’idea dell’agentic commerce è semplice ma profonda: agenti “intelligenti” che agiscono per conto dei viaggiatori e non rispondono semplicemente alle loro domande.
Un business traveler potrebbe presto chiedere cose semplici. «Prenotami un soggiorno di 4 notti a Lisbona in un piccolo hotel di design con possibilità di fare colazione vegetariana». L’assistente potrebbe quindi ricercare, confrontare, selezionare e prenotare, il tutto senza l’intervento umano.
Questa rappresenta la prossima fase del viaggio digitale. Siamo passati dalla ricerca umana alla raccomandazione automatizzata. Il commercio agentico estende questa logica all’esecuzione automatizzata.
Tuttavia, il concetto è ancora in fase di sviluppo. Il settore dei viaggi ne comprende il potenziale, ma pochi sistemi oggi sono pronti per l’interazione autonoma.
I dati degli hotel risiedono su più sistemi – PMS, CRS, channel manager e GDS – ognuno con la propria logica e struttura. Molte API sono state progettate per query manuali, non per consentire ad agenti autonomi di negoziare disponibilità o tariffe.
Anche quando motori di risposta come ChatGPT o Perplexity tentano di “prenotare” gli hotel, spesso reindirizzano gli utenti a siti di terze parti anziché completare una transazione.
I framework di pagamento aggiungono un’ulteriore barriera: le reti e i processori di carte di credito non sono ancora progettati per riconoscere un agente di intelligenza artificiale come acquirente autorizzato. In altre parole, i componenti del commercio agentico esistono già, ma non sono ancora integrati tra loro.
Il ruolo dell’assistente AI nelle prenotazioni di camere di hotel
Se il settore dei viaggi raggiungerà il commercio agentico, il tradizionale funnel di prenotazione (il “percorso” che un potenziale cliente compie per arrivare a un acquisto) potrebbe scomparire.
La sequenza “ricerca → confronto → clic → pagamento” diventerebbe un’unica conversazione, gestita dall’assistente AI del viaggiatore, informato sulle sue preferenze, sui dati fedeltà e sui soggiorni precedenti.
Per gli hotel, questo cambiamento è a doppio taglio. La visibilità dipenderà meno dalla pubblicità o dal posizionamento e più dalla leggibilità automatica. Ossia in che modo i dati, le immagini e le offerte di una struttura possono essere compresi da un agente.
Col tempo, i viaggiatori potrebbero anche non visitare mai un sito di prenotazione. Invece, i loro agenti AI e gli agenti commerciali dell’hotel si scambieranno informazioni strutturate, confermeranno i termini e finalizzeranno il soggiorno.
Intelligenza artificiale hotel, gli ostacoli alla realizzazione
Restano tre lacune prima che questa visione possa maturare. Prima: dati standardizzati. Gli hotel necessitano di contenuti strutturati e di dati sulla disponibilità che gli agenti possano interpretare facilmente. Molti sistemi si basano ancora su formati incoerenti o chiusi.
Secondo: interoperabilità dei pagamenti. Framework sicuri devono consentire ai sistemi di intelligenza artificiale di eseguire pagamenti per conto degli utenti, nel rispetto delle regole di consenso e conformità.
Terzo: trasparenza e fiducia. Man mano che gli agenti prendono decisioni autonome, i viaggiatori devono comprendere come vengono generate le proprie richieste e cosa possa influenzarle. Finché questi problemi non saranno risolti, la maggior parte dei sistemi “agentici” rimarrà assistiva, non autonoma Quindi utile, ma limitata a fornire indicazioni piuttosto che azioni.
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La strada da percorrere per l’ospitalità
Il prossimo passo più pragmatico per gli hotel è concentrarsi sulla disponibilità dei dati. Ciò significa che tariffe, descrizioni delle camere, immagini e disponibilità siano accessibili tramite API aperte e standardizzate. Significa anche allinearsi con i partner – Gds, channel manager e piattaforme di prenotazione – che stanno attivamente adattando i loro sistemi per l’integrazione agentica.
Capire come i potenziali clienti utilizzino l’intelligenza artificiale per prenotare o chiedere informazioni sugli hotel può aiutare i responsabili commerciali a comprendere cosa vogliano gli ospiti. Questo getterà le basi per prenotazioni più automatizzate in futuro.
In tutto il settore, la collaborazione sarà essenziale. Pagamenti, distribuzione e standard dei contenuti devono evolversi di pari passo per consentire una comunicazione affidabile tra agenti.
Il commercio agentico funzionerà solo se tutti i partecipanti, dai fornitori agli intermediari, condivideranno framework compatibili per lo scambio di dati, consenso e valore.
AI in hotel, oggi confronto prezzi, domani transazioni dirette
Il commercio agentico non sostituirà gli attuali sistemi di prenotazione dall’oggi al domani. Emergerà gradualmente, iniziando con casi d’uso specifici come la pianificazione degli itinerari o il confronto dei prezzi, per poi espandersi alle transazioni dirette e automatizzate.
Quando ciò accadrà, il successo degli hotel dipenderà meno dalla competizione per l’attenzione e più dall’essere comprensibili e accessibili ai sistemi intelligenti.
Questo passaggio, dalla scoperta umana all’interpretazione automatica, può sembrare astratto oggi, ma presto definirà il modo in cui gli ospiti trovano e prenotano gli hotel.
Il settore alberghiero ha sempre bilanciato il contatto umano con il cambiamento tecnologico. Il commercio agentico metterà nuovamente alla prova questo equilibrio. Gli hotel che lo affronteranno con attenzione, concentrandosi su apertura, trasparenza e fiducia, saranno pronti quando arriverà la prima prenotazione veramente autonoma.