imposta di soggiorno

Aumenta l’imposta di soggiorno in Italia: nuovi prezzi 2026 nei capoluoghi

Brutta notizia per i viaggiatori, a livello economico: nel 2026 in Italia la tassa di soggiorno aumenterà in molte città, rendendo il viaggio, di piacere o lavoro, più costoso per i turisti o le aziende che pagano i business traveler. Indipendentemente dai prezzi alberghieri, che in certi casi come a Milano nel mese di settembre vedono dei record.

Dopo un 2025 oggettivamente da record per gli incassi, di questa tassa che si paga in albergo, il nuovo anno prevede ulteriori incrementi, con gli introiti complessivi stimati fino a 1,3 miliardi di euro, un aumento del 15,8% rispetto al 2025.

L’ultimo decreto approvato a Roma stabilisce che il 30% del gettito sarà dedicato a fondi per l’inclusione di persone con disabilità e assistenza ai minori, mentre il restante 70% andrà ai Comuni.

Le associazioni di categoria criticano subito, questi aumenti, definendoli insensati e dannosi per il turismo, evidenziando la scarsa trasparenza sull’uso dei proventi e il rischio che i fondi coprano buchi di bilancio anziché migliorare i servizi turistici.

Dove aumenta l’imposta di soggiorno e di quanto

Lo prevede il Dl anticipi, approvato in Cdm, che la tassa possa salire. Con la possibilità, per i Comuni capoluogo di aumentare l’imposta esistente fino a un massimo di 7 euro o 12 euro nelle città d’arte.

Le città in cui la tassa sarà più alta nel 2026 includono Roma, Firenze, Milano, Napoli, ma alcune località della Liguria come Portofino e Santa Margherita Ligure, oltre a Bologna e Venezia.

In particolare, a Roma la tassa varia da 4 a 10 euro a notte, a Firenze potrebbe superare gli 8 euro per hotel 5 stelle, e anche a Milano con una media attuale di 6,44 euro a notte si prevedono aumenti. Anche Venezia valuta un rialzo stagionale e la Riviera ligure potrebbe vedere tariffe salire oltre i 5 euro a notte.

Questi aumenti rappresentano un onere crescente per i turisti e collocano l’Italia tra i Paesi europei con le tariffe più alte per la tassa di soggiorno.

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