Tra le voci di spicco dell’edizione 2025 del Business Travel Show Europe, in programma il 25 e 26 giugno all’Excel di Londra, c’è un orgoglio italiano, Elisabetta Gibertoni. La Global Travel & Events Category Manager di LivaNova interverrà in una sessione riservata ai buyer della community BTN, focalizzata sul tema NDC (New Distribution Capability), prevista per le 15:20 del 26 giugno presso l’Insights Igloo.
La sua partecipazione cade in un momento cruciale per il mondo dei viaggi aziendali, sempre più sollecitato da cambiamenti tecnologici, aspettative crescenti dei viaggiatori e nuove sfide etiche e sociali.
Le sfide della gestione del business travel
Intervistata in vista dell’evento, Gibertoni ha evidenziato come una delle maggiori difficoltà oggi per un travel manager sia gestire il costante cambiamento del mercato, in particolare nel settore aereo, dove “la criticità principale è l’accesso completo a tutti i contenuti disponibili negli strumenti di prenotazione online”. Una gestione efficace dei viaggi passa dalla trasparenza e dalla disponibilità dell’informazione. A questo si aggiunge la crescente complessità legata all’adozione delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale, strumenti che, se ben compresi e utilizzati, possono trasformare l’esperienza del viaggiatore aziendale.
Il rapporto con le Travel Management Company
Parlando del ruolo delle Travel Management Companies, Gibertoni è chiara: serve più reattività, più tecnologia, più collaborazione. “Il rapporto con una TMC dovrebbe essere una partnership strategica, non solo un servizio”, afferma, sottolineando quanto sia importante che i fornitori sappiano adattarsi rapidamente ai bisogni dell’organizzazione.
Business travel escludente: HR assente
Nel contesto del Business Travel Show Europe di quest’anno, una parte importante è dedicata alla diversità, equità e inclusione (DEI). E su questo fronte, il pensiero di Gibertoni è netto: “L’inclusione di gruppi minoritari nei viaggi aziendali – come donne che viaggiano da sole, persone neurodivergenti o appartenenti alla comunità LGBTQ+ – dovrebbe essere di competenza delle risorse umane, ma spesso non viene nemmeno considerata parte integrante del benessere del dipendente”.
Un’affermazione che trova eco nei dati pubblicati in occasione del Pride Month proprio da Business Travel Show Europe. Secondo il sondaggio condotto su 115 buyer:
- Solo 22% tiene già conto delle esigenze dei viaggiatori LGBTQ+, in calo rispetto al 27% del 2024.
- Solo 35% considera i bisogni dei viaggiatori con disabilità, in calo rispetto al 43% dell’anno scorso.
- Solo 15% considera i viaggiatori neurodivergenti, contro il 18% del 2024.
- Le donne che viaggiano da sole sono considerate solo dal 29% dei travel manager, in netto calo rispetto al 36% dell’anno scorso.
- I viaggiatori giovani e anziani restano largamente ignorati: rispettivamente 22% e 20%.
Una situazione che, secondo Carolyn Pearson, CEO di Maiden Voyage, “solleva forti preoccupazioni”, ricordando che i viaggiatori appartenenti a gruppi minoritari affrontano rischi maggiori, ostacoli legali, sanitari e logistici spesso ignorati nei programmi aziendali.
Business Travel Show Europe: il valore dell’incontro
Quando le si chiede cosa non può mancare nei suoi viaggi, Gibertoni risponde con ironia: “La carta di credito”, ma il tono torna serio parlando dell’importanza dell’evento londinese: “Il Business Travel Show Europe è un appuntamento imperdibile per ogni travel manager. Offre contenuti formativi di valore, networking e confronto diretto con i fornitori chiave”.
E conclude con dieci parole che riassumono il senso della sua sessione e dell’evento:
“Networking. Contenuti formativi. Trend di mercato. Conoscenze condivise. Incontri con fornitori.”
Inclusione e sostenibilità al centro del Business Travel Show Europe
Il Business Travel Show Europe 2025 non sarà solo un luogo di aggiornamento professionale, ma anche una piattaforma per spingere le aziende a ripensare le proprie strategie di viaggio in chiave più equa e sostenibile. Come ha dichiarato Jonathan Carter-Chapman, direttore marketing della manifestazione: “L’inclusività non è una questione di costi, ma di volontà. È tempo che le aziende adottino un approccio più umano e strategico alla mobilità aziendale”.
Nel fitto programma, spicca anche la sessione “Sostenibilità e altre strategie ESG che funzionano”, in cui si discuterà di come integrare pari opportunità, rendicontazione ESG e cultura aziendale nelle policy di viaggio.