Arriva poco prima di ferragosto 2025 la conferma ufficiale di quanto avevamo scritto in luglio su queste pagine: da settembre sarà operativo in Italia un nuovo bando da circa 600 milioni di euro per incentivare l’acquisto di veicoli elettrici. Lo ha annunciato e poi “firmato” ufficialmente il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.
Quasi 40.000 nuove Bev in 9 mesi
Le risorse provengono da fondi non ancora utilizzati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). A dirla tutta, questi soldi erano originariamente destinati a colonnine, sempre per auto elettriche, ora “deviati” con obiettivo ambizioso: favorire l’immatricolazione di almeno 39.000 veicoli a zero emissioni entro giugno 2026.
Entro settembre sarà approntata la piattaforma informatica che consentirà di generare il beneficio che lo Stato da a chi compra nuove auto o mezzi commerciali a batteria, sotto forma di uno sconto diretto sull’acquisto.
Incentivi auto e van elettrici 2025: limiti ISEE e di fatturato
La nuova misura prevede un sistema di incentivi differenziato, calibrato in base al reddito e alla tipologia di acquirente:
– Privati cittadini con ISEE fino a 30.000 euro: fino a 11.000 euro di incentivo per l’acquisto di un’auto elettrica (residenza in “area funzionale”).
– ISEE oltre i 30.000 enro ma entro i 40.000 euro: incentivo massimo di 9.000 euro.
– Microimprese: contributo fino al 30% del prezzo d’acquisto, con un tetto massimo di 20.000 euro per veicolo nuovo.
Rottamazione da Euro 0 a Euro 5
Condizione essenziale per accedere al contributo sarà la rottamazione di un veicolo termico: massimo Euro5, di proprietà del richiedente da almeno 6 mesi, secondo quanto previsto dalla quinta revisione tecnica del Pnrr, approvata dal Consiglio ECOFIN lo scorso 20 giugno.
Chi può beneficiare degli incentivi, anche le flotte
Il provvedimento si rivolge sia a cittadini sia a imprese, con criteri mirati:
- Persone fisiche residenti in aree urbane funzionali (città e zone di pendolarismo) per l’acquisto di veicoli elettrici di categoria M1, ossia auto Bev destinate al trasporto di persone: prezzo di listino massimo 35mila euro (escl. IVA e optional).
- Microimprese per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici delle categorie N1 (autocarri fino a 3,5 tonnellate) e N2 (tra 3,5 e 12 tonnellate). Qui senza tetto di prezzo listino massimo.
Per le aziende PMI massimo 2 nuovi Lcv elettrici scontati del 30%
Per microimprese, sono intese e accettate quelle con meno di 10 lavoratori e fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro. Anche queste, devono avere sede legale (e qui si potrebbe aprire un discorso polemico) in un’area urbana funzionale. Ogni microimpresa ha diritto a massimo due bonus: l’importo dell’incentivo per le aziende copre fino al 30% del prezzo di acquisto del veicolo (Iva esclusa) con tetto di 20mila euro e nel rispetto della normativa “de minimis”.
Sito web per gli incentivi 2025 di Bev, auto e furgoni
Il nuovo bando italiano rappresenta una risposta a un’esigenza concreta del settore automotive, che ha subito un rallentamento dovuto al cosiddetto “effetto attesa”: molti potenziali acquirenti hanno posticipato le decisioni d’acquisto in vista di incentivi più generosi.
Ora, con risorse disponibili e criteri definiti, si punta a rilanciare la domanda e accelerare la transizione ecologica del parco auto nazionale.
Una piattaforma informatica dedicata faciliterà l’accesso ai fondi: i beneficiari potranno presentare le domande direttamente online, e spendere il bonus entro un mese, mentre i rivenditori e produttori di veicoli potranno registrare i mezzi idonei all’acquisto agevolato.
Elenco auto e furgoni con bonus 2025
La selezione dei base per i veicoli ammessi all’incentivo sarà fatta con il cosiddetto “ecoscore”, un punteggio ambientale che valuta l’impronta di carbonio di ogni veicolo nell’intero ciclo di vita. Ci sarà quindi un elenco di vetture incentivabili. I cui venditori potranno validare il bonus dei richiedenti entro 30 giorni dalla generazione.
Italia indietro sulle auto elettriche, anche con gli incentivi
Nonostante un incremento del 27% nelle immatricolazioni di auto elettriche nel primo semestre del 2025, l’Italia registra ancora livelli molto bassi di penetrazione rispetto al resto d’Europa. Le BEV (Battery Electric Vehicle) rappresentano il 5,2% delle nuove immatricolazioni nel periodo gennaio-giugno, con un picco del 6% a giugno. Numeri ancora lontani da quelli registrati in Paesi come Germania, Paesi Bassi o Norvegia.
Ue: nuove regole per le flotte aziendali
In parallelo, a Bruxelles prosegue la discussione sul futuro della mobilità aziendale. La Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica, aperta fino all’8 settembre 2025, per raccogliere contributi in vista di una nuova direttiva per la decarbonizzazione delle flotte aziendali. L’iniziativa, parte del Green Deal e del piano per l’automotive annunciato da Ursula von der Leyen, potrebbe introdurre obiettivi vincolanti a livello nazionale o per singola impresa.
Secondo le stime della Commissione, le flotte aziendali rappresentano circa il 60% del parco veicoli europeo. In Italia, una immatricolazione su tre è destinata a una flotta aziendale, il che rende il tema strategico anche a livello nazionale.