A partire da settembre 2025 sarà operativo in Italia un nuovo bando da 600 milioni di euro destinato a incentivare l’acquisto di veicoli elettrici. Lo ha annunciato ufficialmente il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin durante un’interrogazione parlamentare, confermando che le risorse provengono da fondi non ancora utilizzati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). L’obiettivo è ambizioso: favorire l’immatricolazione di almeno 39.000 veicoli a zero emissioni entro giugno 2026.
Incentivi auto elettriche: ISEE e beneficiario
La nuova misura prevede un sistema di incentivi differenziato, calibrato in base al reddito e alla tipologia di acquirente:
- Privati cittadini con ISEE fino a 30.000 euro: fino a 11.000 euro di incentivo per l’acquisto di un’auto elettrica.
- ISEE compreso tra 30.000 e 40.000 euro: incentivo massimo di 9.000 euro.
- Microimprese: contributo fino al 30% del prezzo d’acquisto, con un tetto massimo di 20.000 euro per veicolo nuovo.
Condizione essenziale per accedere al contributo sarà la rottamazione di un veicolo termico, secondo quanto previsto dalla quinta revisione tecnica del Pnrr, approvata dal Consiglio ECOFIN lo scorso 20 giugno.
Chi può beneficiare degli incentivi, anche le flotte
Il provvedimento si rivolge sia a cittadini sia a imprese, con criteri mirati:
- Persone fisiche residenti in aree urbane funzionali (città e zone di pendolarismo) per l’acquisto di veicoli elettrici di categoria M1, ossia auto destinate al trasporto di persone.
- Microimprese per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici delle categorie N1 (autocarri fino a 3,5 tonnellate) e N2 (tra 3,5 e 12 tonnellate).
Una piattaforma informatica dedicata faciliterà l’accesso ai fondi: i beneficiari potranno presentare le domande direttamente online, mentre i rivenditori e produttori di veicoli potranno registrare i mezzi idonei all’acquisto agevolato.
Rilancio del mercato auto elettriche
Il nuovo bando rappresenta una risposta a un’esigenza concreta del settore automotive, che negli ultimi mesi ha subito un rallentamento dovuto al cosiddetto “effetto attesa”: molti potenziali acquirenti hanno posticipato le decisioni d’acquisto in vista di incentivi più generosi. Ora, con risorse finalmente disponibili e criteri definiti, si punta a rilanciare la domanda e accelerare la transizione ecologica del parco auto nazionale.
L’Italia resta indietro sulle auto elettriche
Nonostante un incremento del 27% nelle immatricolazioni di auto elettriche nel primo semestre del 2025, l’Italia registra ancora livelli molto bassi di penetrazione rispetto al resto d’Europa. Le BEV (Battery Electric Vehicle) rappresentano appena il 5,2% delle nuove immatricolazioni nel periodo gennaio-giugno, con un picco del 6% a giugno. Numeri ancora lontani da quelli registrati in Paesi come Germania, Paesi Bassi o Norvegia.
Ue: nuove regole per le flotte aziendali
In parallelo, a Bruxelles prosegue la discussione sul futuro della mobilità aziendale. La Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica, aperta fino all’8 settembre 2025, per raccogliere contributi in vista di una nuova direttiva per la decarbonizzazione delle flotte aziendali. L’iniziativa, parte del Green Deal e del piano per l’automotive annunciato da Ursula von der Leyen, potrebbe introdurre obiettivi vincolanti a livello nazionale o per singola impresa.
Secondo le stime della Commissione, le flotte aziendali rappresentano circa il 60% del parco veicoli europeo. In Italia, una immatricolazione su tre è destinata a una flotta aziendale, il che rende il tema strategico anche a livello nazionale.