Il secondo semestre del 2025 inizia con un risultato negativo per le Passenger Cars ovvero il mercato auto Italia: -5,2%, tutto dovuto al forte stallo dei privati. Nel mese di luglio sono state immatricolate 119.000 automobili, con un ammanco di 6.500 unità rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. In positivo, invece, il comparto dei Light Commercial Vehicles, che ha fatto segnare +5,6% con un volume di nuove targhe di 16.600 unità. Le giornate lavorative di luglio sono state 23, senza alcuna variazione sul luglio precedente.
Calano ancora le vendite di auto ai privati in Italia
Tra le Passenger Cars, il canale dei privati denuncia una flessione pesante, -13,3%, e si conferma quindi il grande malato del comparto automotive.
Da inizio anno mancano all’appello oltre 57.000 targhe, di cui più di 10.000 soltanto nel mese di luglio. In positivo, invece, tutti gli altri canali (pur con qualche forzatura): attorno all’8% la crescita del comparto degli acquisti diretti aziendali, del noleggio a lungo termine e delle auto-immatricolazioni delle Case e delle reti di vendita ufficiali; per il breve termine il dato è ancora più positivo: supera il +12%.
Arrivano i nuovi incentivi, anche per micro imprese e mezzi commerciali
In questi giorni il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha annunciato che gli incentivi all’acquisto torneranno a settembre, ma soltanto per le BEV, e dureranno fino al 30 giugno 2026. I fondi disponibili saranno di circa 600 milioni di euro, destinati ai privati residenti nelle “aree urbane funzionali” (vale a dire in aree urbane e nelle zone limitrofe di pendolarismo) e alle microimprese che acquisiranno un veicolo commerciale a zero emissioni.
Per i privati l’ecobonus sarà di 11.000 euro (se l’ISEE familiare non supera i 30.000 euro) o di 9.000 euro (se il limite dell’ISEE è compreso tra 30.000 e 40.000 euro). Alle microimprese, invece, il contributo è calcolato in ragione del 30% sul prezzo d’acquisto con un limite massimo di 20.000 euro. Per il Ministro Pichetto Fratin l’obiettivo del Governo è agevolare l’acquisto di circa 40.000 unità di BEV.
Secondo Dataforce, il Governo si è focalizzato sull’aspetto meno importante in questo momento e cioè incentivi solo per chi ha ISEE fino a 40.000€, ossia automobilisti che in questo momento hanno tutt’altri pensieri che cambiare l’automobile, meno che mai per passare a una BEV, invece di potenziare le infrastrutture di ricarica e soprattutto cercare di equiparare il più possibile il prezzo della ricarica pubblica a quello dei paesi vicini.
Situazione anno 2025 per il mercato auto Italia, Volano le plug-in
Il risultato di luglio del mercato Passenger Cars peggiora ulteriormente il dato cumulativo delle immatricolazioni del 2025, accentuando il rosso, che raggiunge il -3,7%. Da gennaio a luglio le nuove targhe sono state di 981.000 unità (38.000 in meno). Sul versante degli LCV, luglio è positivo, ma il passivo di quest’anno si attesta al -10,2%, con oltre 12.000 immatricolazioni mancanti.
A livello di alimentazioni, nel mese di luglio gli unici risultati positivi sono stati registrati dalle plug-in hybrid (+82,6%), dalle BEV (+35,2%) e dalle full hybrid (+10,9%): Le PHEV hanno così raggiunto una quota di mercato del 7% abbondante. Male tutte le altre alimentazioni: le immatricolazioni di auto a benzina sono calate dell’11%, le diesel del 18,9%, le gpl del 15,5%.
Veicoli commerciali, LCV
Guardando al settore dei veicoli commerciali leggeri, il +5,6% di luglio si traduce in un dato positivo unicamente per il noleggio (+12,9 per il long rent e +27,6% per lo short rent) e per le auto-immatricolazioni (+49%). Male gli acquisti dei “privati” (ditte, artigiani e professionisti: -4,4%), e delle società (-6,8%).
Sul fronte dell’aggiornamento ecologico, il calo del diesel è molto limitato (-4%), a vantaggio degli LCV a benzina, ibridi ed elettrici che però, tutti assieme, non raggiungono il 20% del mercato dei mezzi da lavoro.
Il rebus dei debiti e delle sanzioni UE alle case auto
Riguardo ai debiti CO2 maturati sulla base delle effettive immatricolazioni per canale, per tipologia di alimentazione e per marca, gli OEM del mercato Italia (Passenger Cars) hanno già accumulato sanzioni nei confronti dell’UE oltre 2,1 miliardi di euro in soli sette mesi, mentre il livello medio delle emissioni di CO2 rimane stabilizzato a 116 g/km, a fronte di un ancora lontanissimo target medio di 93,6 g/km.
Il mercato dei veicoli commerciali leggeri, invece, ha già maturato 290 milioni di euro di sanzioni da gennaio a luglio, con un livello medio di emissioni di 182 g/km, pari a quasi 30 grammi in più rispetto al target che per quest’anno è di 153,9.
NOTA METODOLOGICA: Fonte dati DATAFORCE. Da quest’anno Dataforce presenta i dati delle nuove immatricolazioni comprensivi delle importazioni senza targa, ovvero quei telai completi dei documenti omologativi emessi all’estero che vengono importati e targati per la prima volta in Italia.