L’intermodalità rappresenta una chiave importante per la sostenibilità nella logistica, ma troppo spesso si trascura l’impatto ambientale dei dispositivi digitali presenti sui mezzi di trasporto.
Ogni centralina, sensore o tracker ha un ciclo di vita che comporta un impatto ambientale significativo, dal processo produttivo allo smaltimento. La transizione ecologica impone quindi non solo innovazione ed efficienza, ma anche una sostenibilità tracciabile e verificabile.
Normative europee come il Green Deal e la direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) obbligano le aziende della filiera della logistica a misurare e rendicontare l’impatto ambientale non solo delle emissioni dirette, ma anche indirette. Questo include dispositivi IoT, centraline e infrastrutture digitali, rendendo la sostenibilità un requisito tecnico e documentabile, non più solo un obiettivo dichiarato.
Le EPD (Environmental Product Declaration) basate sul metodo Life Cycle Assessment (LCA) certificano l’impatto ambientale di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita. Questi strumenti consentono di valutare soluzioni tecnologiche non solo per la loro efficienza ma anche per il loro reale impatto ambientale, aiutando a evitare pratiche di greenwashing e favorendo l’accesso a incentivi e certificazioni.
Evidenziare e quantificare l’impatto IoT
Nella logistica moderna l’ Internet of Things (IoT) è ubiquo, con dispositivi digitali che monitorano continuamente veicoli e operazioni. Tuttavia, spesso l’impatto di questa infrastruttura digitale rimane invisibile e non quantificato. La vera sfida è rendere trasparente questa parte cruciale della catena logistica per migliorare la sostenibilità complessiva.
Il caso WAY, con la certificazione EPD ottenuta per il dispositivo MTS06/16, dimostra come sia possibile misurare e ridurre concretamente l’impatto ambientale in settori come la logistica, il trasporto merci e i servizi ambientali. Il dispositivo integra molteplici funzioni di controllo, monitoraggio e ottimizzazione, consentendo alle flotte di migliorare efficienza e sostenibilità.
Nell’era della Transizione 5.0, la logistica deve integrare innovazione, sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Misurare l’impatto ambientale attraverso strumenti trasparenti come le EPD diventa quindi imprescindibile per garantire una logistica realmente sostenibile e responsabile.
La sostenibilità digitale è la nuova frontiera della logistica: non basta adottare tecnologie green, è indispensabile conoscerne e certificare l’impatto. Misurare è la base per praticare una logistica sostenibile, concreta e trasparente.













