Da faro dell’auto green, in termini di lotta alle emissioni, a terreno di guerra politica o banal motivo per elargire stupidate (già non ce ne fossero abbastanza) nei social di mezzo mondo occidentale. Questo è quello che sembra oggi la California, per via dell’alleggerimento sulle regole di auto a emissioni 0, elettriche, prima già date per obbligatorie entro un decennio, ora invece no.
Merito dell’amministrazione Trump II che cancella l’obbligo in California di vendere “esclusivamente auto elettriche entro il 2035”.
CAL, tre lettere per una taratura (o mappatura)
Eh sì come ben sanno i tecnici dell’auto anche storica, le nostre belle Ferrari o Alfa Romeo sin dagli anni Ottanta, per essere vendute in California avevano delle tarature di alimentazione corrette, per inseguire un’ecologia “migliore”.
La California, almeno fino a quando non è tornato Trump, ha sempre avuto standard propri e più rigorosi, sull’inquinamento automobilistico e non solo (Clean Air), ora si profila addirittura uno scontro, politico giudiziario, con il governo federale.
E’ questo il tema della vicenda, non dire banalità o elargire teorie ignoranti sul fatto che le elettriche non le vorrà più nessuno, o che le termiche sono il meglio da qui a chissà quanti decenni.
Banalmente mutano procedure e attività industriali, oltre che omologative, se procede la cosa in un senso o nell’altro. Mutano gli incassi e gli investimenti nel settore e in quello energetico (a favore dei petrolieri).
Vero è che per come messi, alcuni carmaker lodano la cosa (GM, ma non solo) e altri no, ma intanto non solo in Europa si può dire che le regole in mutazione destabilizzano mercato e utenti. Tanto più che la California, oltre che ricorrere contro il cambio di norma, potrebbe aumentare i bonus per i veicoli elettrici per restare “faro” della mobilità a 0 emissioni in America.
–> Per i risvolti sui viaggi della politica trumpiana, leggi i commenti degli articoli Mission Travel sugli USA.