Era solo il 2023 quando entrava in vigore la riforma che introduceva l’obbligo assicurativo anche per muletti non targati, macchine agricole e mezzi di servizio. Oggi, però, il Ddl annuale per le PMI, approvato il 22 ottobre dal Senato e ora all’esame della Camera, punta a mitigare gli effetti di quella normativa.
Si tratta, in sostanza, di un ritorno al passato: queste categorie di veicoli erano infatti escluse dall’Rc auto perché non circolano su strade pubbliche, ma operano esclusivamente in ambienti di lavoro, quindi in aree private.
Ecco perché l’assicurazione appare obsoleta. Sostenuto dalle polemiche di coloro che si sono trovati così a sostenere costi ingiustificati a causa degli ingenti oneri assicurativi e dal confusionario marasma legislativo, il Ddl mira a ristabilire l’ordine.
Il nuovo Ddl nasce proprio per riportare chiarezza e coerenza normativa, dopo mesi di confusione interpretativa e malcontento tra imprese e operatori.
Se approvato, stabilirà che tutti i veicoli immatricolati resteranno soggetti all’obbligo di copertura assicurativa, anche quando utilizzati in aree private. Diversamente, i veicoli da lavoro non immatricolati e impiegati esclusivamente all’interno di aree aziendali, secondo l’articolo 9, sarebbero esentati dall’obbligo Rc auto.
Resta comunque un requisito fondamentale: per beneficiare dell’esenzione, questi mezzi dovranno essere coperti da una polizza di responsabilità civile verso terzi, così da garantire tutela e sicurezza anche nei contesti di lavoro privati.














