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Omoda & Jaecoo a MissionFleet Awards 2025: video intervista a Nicola Marsala

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Tra le case auto presenti in prima persona a MFA 2025, con una vettura esposta per la prima volta, alla serata di gala più importante nel mondo delle flotte in Italia, Omoda & Jaecoo. I cinesi fanno sul serio ed in breve, si stanno posizionando per emergere nel mercato B2B con i loro due brand e molti modelli, capaci di intercettare i bisogni dei fleet manager.

Prima volta ad MFA: cosa portate in evidenza al nostro settore dietro a un nome che lontano da qui, vuole dire molto, ma alcuni driver devono ancora conoscere? Quali sono gli elementi rilevanti, per il fleet managment?

«Parliamo di due brand del gruppo Chery, un’azienda globale che produce in Cina e non solo – spiega Nicola Marsala, direttore del business per i brand Omoda & Jaecoo in Italia – Due brand dedicati all’export e che vanno sotto lo stesso ombrello, ma Omoda è più tecnologico e futurista, mentre Jaecoo si rivolge alla famiglia, o chi è più avventuroso e pratica fuoristrada leggero. Siamo in Italia da soli 16 mesi con la missione di portare due gamme prodotto di anima diversa ma elementi comuni. A oggi siamo già capaci di esprimere il 2% di mercato, grazie all’apprezzamento dei clienti, con la soddisfazione nell’essere a MFA e poter parlare con la clientela B2B, verso cui ci stiamo proponendo con nuove soluzioni».

Siete stati capaci di evolvere il prodotto in tempo breve, avvicinandolo al target europeo: cosa possiamo spiegare in termini di vantaggi riscontrabili da chi, driver o azienda, usi vetture con la vostra tecnologia Super Hybrid?

«In questo momento di confusione il Super Hybrid è la migliore opzione per le aziende che accedono al mondo elettrificato ma non sono pronte al puro elettrico. Le nostre vetture, come Omoda 9 (esposta a MFA, ndr) hanno tre motori elettrici ed un termico, 1.5 benzina ad altissimo rendimenti. Quest’ultimo lavora per alimentare il primo elettrico, che ricarica costantemente una batteria capace di consentire almeno 120 km reali in elettrico. Mentre un classico modello plugin è di base termico, con l’elettrico a supporto, le nostre auto vanno di base in elettrico, con i due elettrici agli assali per la trazione, e sfruttano il termico per la ricarica. Sono oltretutto modelli di grande prestazione, divertenti da guidare e con 7 anni di garanzia. La complessità tecnologica diventa fruibile ed interessante per i costi, con affidabilità e assistenza diffusa. Per usi lavorativi, questi modelli percorrono circa 1.100 / 1300 km reali, con una autonomia complessiva, capace di renderli nel B2B validi sostituti di quello che in passato era il diesel».

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